Giacomelli: “Con il premio Almerigo Grilz onoriamo la scuola triestina del giornalismo di guerra” (VIDEO)
Durante la presentazione della nuova edizione del Premio Almerigo Grilz, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Claudio Giacomelli, ha voluto sottolineare l’importanza della figura del giornalista di guerra e l’eredità lasciata da Grilz, giovane triestino ucciso in Mozambico nel 1987 mentre documentava il conflitto.
Giacomelli ha ribadito come Grilz rappresenti l’origine di una vera e propria “scuola triestina” del giornalismo di guerra, che ha visto tra i protagonisti anche firme come Fausto Biloslavo e Gian Micalessin. “Si tratta di triestini che hanno scelto di partire, di raccontare al mondo storie dimenticate, di portare verità e testimonianze dove il rumore delle armi sovrasta tutto il resto”, ha dichiarato.
Il consigliere regionale ha poi voluto lanciare una riflessione più ampia: “In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale, questo premio rappresenta il valore del giornalismo umano. Un mestiere fatto di occhi, di coraggio, di pietà verso le vittime, anche quelle che indossano un’altra divisa. Un lavoro che ha a che fare con la paura, con il sangue, con le emozioni vere, perché la guerra resta la peggiore esperienza dell’essere umano”.
Il premio, intitolato ad Almerigo Grilz, vuole quindi essere – nelle parole di Giacomelli – non solo un tributo a un professionista caduto sul campo, ma un modo per difendere l’identità democratica di un mestiere che “ha bisogno di carne e voce, non solo di codici e algoritmi”.
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