Currò (ASGRI) attacca Landini: “Flottilla per Gaza? Fuga dalla realtà, i sindacati dimenticano i lavoratori”
“Non servono flottiglie, serve dignità. Serve giustizia contrattuale. Serve che il sindacato torni a essere ciò che era: uno strumento di lotta, non di propaganda”. Con queste parole Christian Currò, rappresentante sindacale ASGRI e operatore della sicurezza privata, interviene con un duro atto d’accusa contro la CGIL e il suo segretario generale Maurizio Landini.
Secondo Currò, mentre le città italiane affrontano un’escalation di insicurezza e i lavoratori della vigilanza privata continuano a operare “in condizioni indegne, tra turni notturni estenuanti, stipendi bassi e contratti ignorati”, il leader della CGIL avrebbe preferito imbarcarsi in una flottilla simbolica per Gaza.
“Un gesto che, per quanto nobile nelle intenzioni – sottolinea Currò – suona come una fuga dalla realtà. Una realtà fatta di uomini e donne invisibili, che ogni giorno presidiano ospedali, tribunali, porti e scuole senza ricevere adeguato riconoscimento”.
la denuncia
L’ex sindacalista punta il dito contro quello che definisce uno scollamento sempre più evidente tra la retorica dei vertici e i problemi concreti di chi lavora:
“Il lavoro non è un tema da convegno internazionale, ma una battaglia quotidiana. E chi la combatte non può permettersi di essere invisibile”.
Currò denuncia in particolare la condizione delle guardie giurate e degli operatori della sicurezza privata: “Si tratta del primo presidio di sicurezza in servizi fondamentali, ma senza riconoscimento giuridico e senza tutele adeguate. È inaccettabile”.
l’appello ai cittadini
Il sindacalista si rivolge infine direttamente alla cittadinanza:
“Non lasciate che la retorica internazionale oscuri le urgenze locali. Pretendete risposte concrete dai vostri rappresentanti. Dove sono quando i servizi come Televita vengono sanzionati? Dove sono quando le guardie giurate lavorano dodici ore senza retribuzione adeguata?”.
E conclude: “Cittadini, non restate spettatori. Siate protagonisti. La sicurezza è un diritto, e chi la garantisce merita rispetto, non silenzio”.