Anna Cisint all’ONU: “Troppi matrimoni islamici forzati, serve una battaglia per la libertà delle donne” (VIDEO)

Anna Cisint all’ONU: “Troppi matrimoni islamici forzati, serve una battaglia per la libertà delle donne” (VIDEO)

“Sono ancora troppe le ragazze costrette con l’inganno a matrimoni islamici che non vogliono, e troppo poche quelle che riescono a ribellarsi e a spezzare la catena della sottomissione”. Con queste parole l’europarlamentare della Lega ed ex sindaco di Monfalcone, Anna Cisint, ha portato la sua voce all’ONU, rilanciando la battaglia politica e civile contro i matrimoni forzati e le forme di radicalizzazione.

una testimonianza simbolo
Cisint ha preso spunto dal caso di una giovane di Forlì che è riuscita a sottrarsi a un matrimonio combinato, definendola “una ragazza coraggiosa che ha avuto la forza di uscire dalla gabbia della schiavitù”. Una vicenda che, secondo l’europarlamentare, deve diventare un esempio per tante altre giovani donne in situazioni simili.

la battaglia politica e culturale
“All’ONU – ha spiegato Cisint – ho portato ancora una volta la nostra battaglia contro la sottomissione, contro la radicalizzazione, per la libertà delle ragazze e delle donne”. Una posizione che l’ex sindaco di Monfalcone rivendica come parte integrante del suo impegno politico: dare voce a chi non riesce a ribellarsi a tradizioni e imposizioni familiari.

un impegno che guarda all’Europa
La denuncia lanciata a livello internazionale si inserisce nella linea politica già seguita da Cisint durante il suo mandato da primo cittadino a Monfalcone, in una città che più volte è stata al centro del dibattito nazionale sul tema dell’integrazione e del rispetto dei diritti individuali.

“Non possiamo girarci dall’altra parte – ha ribadito – quando ci sono giovani donne costrette a vivere come schiave. È una questione di civiltà e di libertà, non solo religiosa o culturale, ma universale”.

DI SEGUITO IL VIDEO