Contributi alle spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali d'affezione a Trieste: ecco come farne richiesta
Il bando del Comune di Trieste e le modalità per ottenere i contribuiti alle spese veterinarie e farmaceutiche per gli animali d'affezione sono stati illustrati nel pomeriggio di oggi, (lunedì 13 febbraio), in sala Giunta nel corso di una conferenza stampa introdotta dall’assessore comunale alle Politiche Sociali, Carlo Grilli e l'assessore alle Politiche dei Servizi Generali e Tutela degli animali, Michele Lobianco.
La misura intende agevolare i cittadini over 65 con ISEE inferiore ai 15.000 euro proprietari di animali regolarmente registrati dalla Banca Dati regionale del Friuli Venezia Giulia e residenti nei comuni dell’ex provincia di Trieste.
Erano presenti il Sindaco di Sgonico, Monica Hrovatin, l’assessore alla Tutela e benessere degli animali del Comune di Muggia, Alessandra Orlando, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Duino Aurisina, Marianka Ban. il consigliere comunale e capogruppo di maggioranza del Comune di Monrupino, Omar Marucelli, il Direttore del Servizio Sociale comunale, Stefano Chicco con la Responsabile della Gestione Attività amministrative, Sabrina Rudl, il Direttore del Servizio Ambiente, Lucia Iammarino e il Responsabile della Sostenibilità ambientale, Gian Piero Saccucci Di Napoli.
Con delibera giuntale, su proposta degli assessori alle Politiche Sociali, Carlo Grilli e alle Politiche dei Servizi Generali, Michele Lobianco è stato approvato l'avvio della procedura per la raccolta delle domande per l'accesso ai contributi per il sostegno delle spese mediche e farmaceutiche per gli animali d'affezione ai sensi della Delibera della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia 1491 del 14 ottobre 2022.
I contributi sono destinati ai cittadini residenti nel territorio dell'ex provincia di Trieste, ovverosia i comuni di Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle e Sgonico, in possesso dei requisiti di accesso alla misura.
In base alle indicazioni della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, potranno presentare richiesta di contributo i soggetti che siano in possesso dei seguenti requisiti:
essere cittadini italiani o di uno Stato aderente all'Unione europea o di altro Stato, purché titolari di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno o di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (carta di soggiorno) in corso di validità;
avere un'età superiore a 65 anni (compiuti prima del 5 agosto 2022 – data di entrata in vigore della norma istitutiva del finanziamento) e un ISEE ordinario, al 31 dicembre 2021, pari o inferiore a 15.000 euro;
essere proprietari, da una data antecedente il 1° gennaio 2022, di uno o più animali d'affezione regolarmente registrato/i alla Banca Dati regionale del Friuli Venezia Giulia con relativo microchip.
E’ ammessa la copertura delle spese sostenute, certificate con documenti fiscalmente validi, fino al 100 per cento per le spese farmaceutiche e fino al 70 per cento per le spese veterinarie, con una soglia minima di spesa pari a 50 euro e un importo massimo pari a 300 euro per ciascuna richiesta; nel caso in cui i richiedenti risultassero invalidi, con percentuale d'invalidità superiore al 74%, o affetti da patologie croniche (attestate da relative certificazioni), il contributo previsto per le spese veterinarie verrà maggiorato in misura del 15 per cento, in modo da consentire un maggior beneficio alle persone in condizioni di fragilità sociale.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° marzo e fino alla scadenza del 30 giugno 2023 e dovranno essere riferite a spese sostenute nel corso del 2022.
E’ prevista la successiva elaborazione di una graduatoria degli aventi diritto in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande fino alla copertura delle risorse disponibili.
Qualora l'ammontare dei contributi erogati a seguito della prima tornata risultasse inferiore alla disponibilità, si procederà a un’ulteriore raccolta di domande entro il secondo semestre del 2023.
“Questa delibera, di cui vado particolarmente orgoglioso – ha dichiarato Grilli – sancisce una volta di più come il welfare significhi tutelare la persona, la sua integrità e il suo benessere psicofisico. In una situazione demografica come quella della nostra città, dove vivono moltissimi anziani e soprattutto tantissimi anziani soli, gli animali d’affezione rappresentano un compagno di viaggio, a volte l’unico compagno di viaggio di queste persone. All’interno dei servizi erogati dal Comune di Trieste, questo servizio in particolare, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, va proprio nella direzione di tutelare la salute della persona nella sua totalità e contribuire alle spese nel momento in cui il proprio animale d’affezione si ammala, consentendo di poterlo curare grazie a questi contributi, rappresenta per noi un elemento di grande spessore e di valore etico”. “Quella che presentiamo oggi – ha concluso Grilli, ringraziando gli uffici per essere riusciti a mettere in campo il bando in tempi brevissimi – è pertanto una delibera che va oltre al semplice aspetto finanziario, in quanto rappresenta la volontà di questa Amministrazione comunale di tutelare le persone fragili nella loro interezza”.
“A partire dalla delibera che abbiamo presentato oggi – ha affermato l’assessore Lobianco – si apre di fatto una nuova fase dal punto di vista dell’assistenza e della protezione nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, gli animali d’affezione che riempiono le nostre case. E’ prevista infatti una contribuzione a sostegno delle spese, sia farmaceutiche che veterinarie, che va a coprire in buona sostanza o totalmente quelle farmaceutiche e fino al 70% quelle veterinarie e che consente di fatto di aiutare delle persone che presentano un ISEE al di sotto dei 15mila euro: una platea sicuramente importante e che in futuro intendiamo ulteriormente ampliare. L’elemento fondamentale è gli animali d’affezione, cani e gatti, siano microchippati”. “Ma, ancora più importante, e che ciò che sancisce definitivamente questa delibera – ha concluso Lobianco – è che il nostro animale d’affezione, il nostro cane o il nostro gatto – fa parte a pieno titolo della nostra famiglia, di quel nucleo familiare che, come Amministrazione comunale, intendiamo proteggere, curare e tutelare”.