"Rispetto per Liliana, basta ipotesi infondate", generale Garofalo replica alle teorie di Sterpin
Durante l’ultima puntata di "Quarto Grado", il programma di approfondimento di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi, è intervenuto il generale Luciano Garofalo per fare il punto sul caso di Liliana Resinovich. Le sue parole, precise e ferme, hanno sottolineato l’importanza di basarsi su elementi concreti per evitare derive speculative.
"Io credo facciamo tanta fatica e stiamo facendo tanta fatica per cercare degli elementi obiettivi," ha dichiarato Garofalo, evidenziando come sia fondamentale mantenere un approccio rigoroso e basato su fatti verificabili. Un richiamo alla prudenza in un caso che continua a generare ipotesi e dibattiti.
“Rispetto per Liliana: restiamo ancorati ai dati”
Garofalo ha voluto sottolineare l’importanza di non lasciarsi trascinare da congetture non supportate da prove. "Con tutto il rispetto per il signor Sterpin, ci avventuriamo in ipotesi che non sono assolutamente legate a dati riscontrati," ha aggiunto, facendo riferimento alle varie teorie che hanno circolato negli ultimi mesi.
Per il generale, l’obiettivo principale deve rimanere la ricerca della verità attraverso dati oggettivi: "Anche per rispetto nei confronti di Liliana, io credo che dobbiamo rimanere ancorati a dati obiettivi."
L’autopsia e il ruolo della super perizia 🧪
Interrogato sull’ipotesi di una possibile aggressione, Garofalo ha risposto con cautela:
"Non lo so, aspettiamo. La prima autopsia, sebbene abbia riscontrato delle lesioni importanti, ha concluso che non erano ad opera di terzi. Possiamo non considerarla? Le chimosi ci sono, quindi diciamo così: da sola non se le è certo fatte."
Un passaggio importante, che lascia aperto il dibattito sulla natura delle ferite riscontrate e su quanto emergerà dalla nuova analisi. **La speranza è che la super perizia affidata alla professoressa Cristina Cattaneo possa finalmente chiarire i molti dubbi ancora irrisolti.
"Cerchiamo di vedere adesso appunto questa super perizia, che potrebbe dare la parola fine a tutti i dubbi," ha concluso Garofalo, ribadendo la necessità di attendere i risultati scientifici prima di trarre conclusioni definitive.
Un caso ancora pieno di interrogativi
Le parole del generale Garofalo riflettono l’approccio cauto e metodico necessario in casi complessi come quello di Liliana Resinovich. Un invito, rivolto sia agli inquirenti che all’opinione pubblica, a non farsi condizionare da teorie non supportate da evidenze e ad avere fiducia nel lavoro degli esperti.
Il caso rimane dunque aperto, in attesa di nuovi sviluppi che potrebbero arrivare proprio dall’esito della super perizia.
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