Fuori dal Coro denuncia mercato nero dei visti: Trieste porta d’ingresso dell’immigrazione clandestina?

Fuori dal Coro denuncia mercato nero dei visti: Trieste porta d’ingresso dell’immigrazione clandestina?

Nella recente puntata di "Fuori dal Coro", il programma condotto da Mario Giordano su Rete 4, è andata in onda un’inchiesta che ha scosso l’opinione pubblica, rivelando un presunto sistema di corruzione e traffico di visti falsi che consentirebbe a migliaia di immigrati di entrare illegalmente in Italia ogni anno.

L’inchiesta ha acceso i riflettori anche su Trieste, descritta come uno dei punti chiave di questo sistema, con flussi di migranti irregolari che arrivano quotidianamente attraverso canali non ufficiali, in un contesto che mette in difficoltà i cittadini e le istituzioni locali.

Trieste, punto di arrivo di decine di immigrati irregolari al giorno

Le telecamere di "Fuori dal Coro" hanno documentato la situazione nella città giuliana, mostrando luoghi abbandonati trasformati in rifugi improvvisati per immigrati senza fissa dimora. In alcune zone, i cronisti hanno trovato sacchi a pelo e giacigli di fortuna, segno di una presenza stabile e crescente di persone che arrivano senza un'identità certificata.

Secondo il servizio, il fenomeno è alimentato da una rete internazionale di corruzione, che vedrebbe coinvolti funzionari delle ambasciate italiane all’estero, i quali rilascerebbero visti a pagamento in cambio di bustarelle, favori e persino beni di lusso.

Il sistema di corruzione che permette l’ingresso in Italia

Un testimone, collaboratore di alcune ambasciate italiane nel Sud-est asiatico, ha svelato come il meccanismo sarebbe attivo da almeno 15 anni. L’inchiesta riporta che funzionari italiani all’estero avrebbero facilitato l’ingresso nel nostro Paese a migliaia di stranieri senza alcun controllo, dietro pagamento di somme ingenti di denaro.

"Chiunque può entrare, basta pagare. Funzionari corrotti vendono visti al miglior offerente" ha dichiarato uno degli intervistati. Il sistema funzionerebbe attraverso una rete di intermediari, tra cui presunti trafficanti che si occupano di gestire i contatti tra chi cerca un visto e chi può concederlo illegalmente.

Lady Visti e il mercato nero dei permessi di soggiorno

Un nome emerso nell’inchiesta è quello di Lady Visti, ex ambasciatrice italiana già coinvolta in presunti traffici di visti illegali. Secondo il servizio, la donna avrebbe intascato oltre 5 milioni di euro vendendo permessi d’ingresso falsi per l’Italia.

L’inchiesta ha rivelato anche documenti e testimonianze che proverebbero come alcuni politici siano stati contattati da mediatori stranieri con offerte di denaro per facilitare l’ingresso di immigrati. Tra questi, il deputato Andrea Di Giuseppe (Fratelli d’Italia) che, dopo essere stato avvicinato con una proposta di 5 milioni di euro, ha denunciato tutto alle autorità, facendo partire un’indagine della Procura di Roma.

Un fenomeno che si allarga all’Europa

Secondo il servizio, l’Italia rappresenta la porta d’accesso per tutta l’Europa, con un sistema di visti facili che consentirebbe agli immigrati irregolari di spostarsi successivamente in altri Paesi come Germania e Francia.

Alcuni testimoni hanno raccontato come ottenere un visto falso costi in media 3.500 euro, una cifra che, se moltiplicata per le migliaia di ingressi illegali ogni anno, fa emergere un giro d’affari milionario.

"Una volta entrati in Italia, nessuno ci caccia più via" ha dichiarato uno degli intervistati, sottolineando come il sistema di controlli sia spesso inefficace nel rintracciare chi entra illegalmente nel Paese.

Città ostaggio di un sistema fuori controllo?

Il reportage ha suscitato forte indignazione tra i telespettatori e ha sollevato preoccupazioni sulla gestione dell’immigrazione e della sicurezza nelle città italiane. L’immagine di Trieste come città allo sbando, con zone trasformate in bivacchi e cittadini preoccupati, ha riacceso il dibattito sulla necessità di maggiore vigilanza ai confini e di controlli più rigidi sui permessi di ingresso.

Le rivelazioni di "Fuori dal Coro" pongono interrogativi urgenti:
🔹 Come vengono controllati i visti concessi nelle ambasciate italiane all’estero?
🔹 Chi guadagna realmente da questo sistema?
🔹 Le istituzioni stanno facendo abbastanza per fermare questo business illegale?

L’inchiesta della trasmissione ha messo in evidenza un problema strutturale che coinvolge la politica, la diplomazia e la sicurezza nazionale, aprendo uno scenario inquietante sulle falle del sistema di controllo degli ingressi in Italia.

Quali saranno le conseguenze?

L’indagine della Procura di Roma potrebbe portare alla luce nuovi sviluppi su questo traffico di visti illegali, mentre il servizio di "Fuori dal Coro" ha contribuito a rendere noto al grande pubblico un problema spesso ignorato.

L’attenzione ora è puntata sulle risposte delle istituzioni e su eventuali provvedimenti per arginare il fenomeno, in un contesto in cui i cittadini chiedono maggiore sicurezza e trasparenza nei processi di immigrazione.