Italia da sabato reintrodurrà controlli ai confini con la Slovenia

Italia da sabato reintrodurrà controlli ai confini con la Slovenia

Il ministro dell'Interno sloveno Bostjan Poklukar è stato informato dal suo omologo italiano Matteo Piantedosi che l'Italia ha deciso di attuare controlli temporanei alle frontiere con la Slovenia a causa del cambiamento della situazione in Europa e nel Medio Oriente. Lo riporta l'agenzia di stampa slovena Sta. Obiettivo della misura, come ha spiegato Piantedosi a Poklukar, è la "prevenzione del terrorismo e della criminalità organizzata", si legge in un comunicato del ministro dell'Interno sloveno. (ANSA) Y0T-DO

Poklukar, dal canto suo, ha sottolineato all'omologo italiano l'importanza della "temporaneità e proporzionalità di questa misura" e ha chiesto che le misure siano "proporzionate e amichevoli nei confronti dei nostri cittadini, in modo da non infrangere i legami culturali, di amicizia e familiare delle persone che vivono lungo il confine", si legge nel comunicato stampa. I due ministri hanno inoltre convenuto che i vertici delle polizie dei due Paesi si incontreranno presto per decidere come e dove attuare la misura. La Slovenia, secondo informazioni non ufficiali rese note dalla Sta, implementerà controlli simili alle frontiere con Croazia e Ungheria. (ANSA). Y0T-DO

(askanews) - Il Governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli delle frontiere interne terrestri con la Slovenia, in base all'articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen. Il ripristino dei controlli alle frontiere interne, già adottato nell'area Schengen, è stato comunicato dal ministro Piantedosi alla vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, al commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, al segretario generale del Consiglio dell'Unione europea Thérèse Blanchet e ai ministri dell'Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen. "L'intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell'Europa, in particolare dopo l'attacco condotto nei confronti di Israele, ha infatti aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all'interno dell'Unione", informa Palazzo Chigi. "Questo scenario, oggetto di approfondimento anche da parte del Comitato di analisi strategica anti-terrorismo istituito presso il ministero dell'Interno, conferma la necessità di un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo. Nelle valutazioni nazionali, infatti, le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta". La misura verrà attuata dal 21 ottobre prossimo per un periodo di 10 giorni, prorogabili. Le modalità di controllo saranno attuate in modo da "garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci". Ulteriori sviluppi della situazione ed efficacia delle misure verranno analizzati costantemente, nell'auspicio di un rapido ritorno alla piena libera circolazione. Il quadro, spiega la nota della Presidenza del Consiglio, è "ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria cui l'Italia è soggetta, via mare e via terra (140 mila arrivi sulle coste italiane, +85% rispetto al 2022). Nella sola regione del Friuli Venezia Giulia, dall'inizio dell'anno, sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale". Afe