“14 gradi a Basovizza? No xe ben!”: il lamento di un triestino sul caldo anomalo in inverno

“14 gradi a Basovizza? No xe ben!”: il lamento di un triestino sul caldo anomalo in inverno

Le temperature anomale di questo dicembre continuano a sorprendere e, per molti, a preoccupare. A Basovizza, località nota per i suoi inverni rigidi, un cittadino ha espresso tutta la sua incredulità per i 14 gradi registrati il 28 dicembre, un dato che sembra appartenere più alla primavera che alla stagione invernale.

“Posso capir che ve piasi el caldo, le temperature più miti, ecc ecc, ma 14 gradi a Basoviza el 28 de dicembre no xe ben! Dovessi esser meno 5 i sto periodo,” ha scritto il triestino, dando voce a una sensazione condivisa da molti abitanti della città e delle sue frazioni.

L’inverno che non c’è

Per Trieste, dicembre è tradizionalmente il mese della Bora e del freddo intenso. Le temperature rigide e il vento gelido hanno sempre fatto parte dell’identità della città e dei suoi dintorni, tanto da essere considerati una sorta di “marchio di fabbrica”.

Tuttavia, quest’anno sembra tutto diverso: niente Bora, niente gelo, e un clima che ha lasciato spazio a giornate insolitamente miti. Una situazione che sta facendo discutere non solo i cittadini, ma anche gli esperti, che monitorano attentamente questi fenomeni.

Il dibattito sui social

Non sorprende che la questione abbia acceso il dibattito sui social, dove il meteo diventa spesso un tema che unisce e divide i triestini. “No xe normale, a Basovizza dovessi gela’!” commenta un altro utente, mentre qualcuno ironizza: “Se andemo avanti cussì, tra poco farem Pasqua con el bikini!”

Molti però non nascondono una preoccupazione più seria: il caldo fuori stagione potrebbe essere un altro segnale dei cambiamenti climatici in atto, che stanno modificando anche le abitudini e le percezioni delle stagioni.

Tradizione e nostalgia

A Trieste, l’inverno non è mai stato solo una stagione, ma un simbolo di appartenenza. Le giornate ventose e fredde sono da sempre accompagnate da una ritualità tutta triestina, fatta di caffè bollenti, passeggiate nei borghi imbiancati dalla brina e il piacere di riscaldarsi con i piatti tipici della cucina locale.

La mancanza del freddo intenso viene vissuta da molti come una perdita di questa tradizione, quasi un’alterazione del carattere stesso della città. “Mi manca quel freddo che ti fa apprezzar ancor de più la cioccolata calda in un caffè”, racconta un residente nostalgico.

Il clima che divide

Se da un lato c’è chi apprezza il sollievo delle temperature miti, dall’altro ci sono voci che vedono in questo fenomeno un campanello d’allarme. A Basovizza, in particolare, il cambiamento sembra ancora più evidente, con temperature che dovrebbero essere intorno allo zero o al di sotto, e invece segnano valori ben lontani dalle medie stagionali.

Una cosa è certa: a Trieste, il clima non smette mai di far discutere. Che si parli di Bora o della sua assenza, di freddo intenso o di caldo fuori stagione, i triestini dimostrano ancora una volta il loro spirito vivace e la capacità di rendere ogni argomento un tema di confronto e di condivisione.