Apertura anno Accademico, Dipiazza: "Triestini hanno un cuore grande e stanno aprendo case ai profughi"

Apertura anno accademico università, l’indirizzo di saluto del Sindaco Roberto Dipiazza alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
 
“Presidente Mattarella -detto nel suo intervento il sindaco Roberto Dipiazza - la ringrazio a nome di Trieste e personale per la sua concreta vicinanza alla nostra città, per aver insieme al Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor reso omaggio alle vittime del ‘900, tenendovi mano nella mano nei luoghi della memoria, che tanto hanno diviso questa terre, indicando un futuro di pace e di collaborazione. La ringrazio perché la sua costante presenza e vicinanza testimoniano anche l’importanza strategica che la nostra città riveste nel contesto europeo”.
 
“La mia età anagrafica fa di me un cittadino italiano d’Europa a differenza dei tanti giovani, architetti del nostro futuro, che vivono questo Ateneo e come i loro coetanei nel Paese, sono invece cittadini europei d’Italia. L’Unione Europea ci garantisce la pace da molti decenni e nel 2012 è stata insignita del premio Nobel per la Pace per aver contribuito a trasformare la maggior parte dell’Europa da un continente di guerra in un continente di pace. I nostri valori, la nostra visione di libertà e giustizia, sono oggi minacciate dalla guerra della Russia, mi correggo, dalla guerra di Putin contro l’Ucraina. Ebbene in questo contesto difficile e drammatico che stiamo vivendo è venuta fuori, si è rafforzata l’Unione dei Popoli delle Nazioni d’Europa, mai così solidali come oggi contro la minaccia comune al nostro modello di Democrazia e Libertà. Questa ritrovata compattezza ha unito le mani di tutti i cittadini d’Europa che, aiutando il popolo ucraino nei modi più opportuni, stanno lottando per garantire ancora un futuro di pace e collaborazione”.
 
“Con il dramma degli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati, Trieste, fieramente italiana, conosce bene cosa vuol dire fuggire dalla dittatura, abbandonare i propri averi, salutare i propri cari. I triestini - ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza - hanno un cuore grande è stanno aprendo le proprie case, facendo tutto ciò che possono fare, per aiutare i profughi ucraini e contribuire a difendere la nostra Democrazia e libertà.Viva Trieste.Viva la Repubblica.Viva la Democrazia e la Libertà”.