Sta riscuotendo interesse la canzone "Vengo da Foraggi" da cantare durante la riapertura della galleria. A riferirlo sui social gli stessi autori del testo: "In vista della tanto agognata riapertura della Galleria Montebello uniamoci in coro cantando una canzone sulle note di "Vengo dalla Luna" di Caparezza, riadattata per le circostanze. A seguire il testo:
Io vengo da Foraggi
Che il colle vi attraversa
E trovo inopportuna la paura per una galleria diversa
Che su di me riversa la sua joza perversa Arriva al punto che quando mi vede sterza
Vuole mettermi sotto 'sto sindacotto
Che si fa vanto di mangiare sacher nel salotto
Non ha capito che sono disposto
Ad esser storto
Solamente a Prepotto
(Torna al tuo rione sei diverso) Impossibile, vengo dall'altro verso
La ditta ho perso, che vuoi che ti dica? Tu vai verso lì ogni dì, Cossa te pica?
In che saresti migliore? Fammi il favore compare Vetroresina non si riesce a trovare
Sei confinato ma nel tuo stato mentale Io sono appaltato e pratico dove cazzo mi pare
Io non son paziente Io non sono un matto Io non sono fesso Io si sono stanco Io, vado ogni giorno verso Poggi ma Io, sì, io vengo da Foraggi
Io non sono sano Io non sono pazzo Io non sono vero Io non sono falso Io, non ti porto Sangia ne in Marina Io, sì, io parto in galleria
Io, vengo, da Foraggi Io, vengo, da Foraggi Io, vengo, da Foraggi Io, vengo, vengo
Ce l'hai con me perché ti fermo i lavori Perché ti blocco la macchina O ti allungo la via per il dottore
Cosa vuoi che sia poi? Non è colpa mia se la mia ditta è intestata a Riina Salvatore Dici che sono brutto, che è colpa del terrone Ma sei un coatto e soprattutto sei un coglione *Non mi prende che di striscio la tua fiction Io piscio sul tuo show che fila liscio come il Truman*
Ho nostalgia della data che era Ricordo una sera, i botti per la ferriera ma era Una speranza era Una frontiera era La primavera di una nuova era, era
(Stupido ti riempiamo di alberi da subito In cambio del tuo stato di tacito suddito) No, è una proposta un po' di sterco Tieniti gli addobbi uomo, io voglio il mio varco
Io non son paziente Io non sono un matto Io non sono fesso Io si sono stanco Io, vado in direzione Poggi ma Io, sì, io vengo da Foraggi
Io non sono sano Io non sono pazzo Io non sono vero Io non sono falso Io, non ti porto Sangia ne in Marina Io, sì, io parto in galleria
Io, vengo, da Foraggi Io, vengo, da Foraggi Io, vengo, da Foraggi Io, vengo, vengo
Non è stato facile per me Trovarmi qui Sindaco bramato, atteso, dalle ditte poi fermato, Complici delle guerre che ti bloccano dei materiali galleria sotto la quale parlare d'amore
Scaldati in casa davanti alla tua ottima annata La verità della tua mentalità È che le mentire sia meglio allo stato attuale è invece prevedibile è frutto di qualcosa già scritto Su un appalto che hai già letto tutto Ma io, io, io no, io, io io
Io (io), vengo (vengo), da Foraggi Io (io), vengo (vengo), da Foraggi Io (io), vengo (vengo), da Foraggi Io (io), vengo (vengo), vengo (vengo)
©Stefano Cosentino, Antonia Corvini
Vi aspettiamo con striscioni, vari ed eventuali (vuvuzela, chitarre, cappellini e trombette sono ben accetti)".