Dopo la pandemia di Covid aumentano i casi a rischio di ipertensione: LO STUDIO
E' innegabile che la pandemia, anche se ormai conclusa, abbia lasciato molte cicatrici e problematiche, sia a livello sociale, che economico ma anche di salute. Tra queste, e' stato visto che i casi di ipertensione arteriosa sono a rischio aumento, non solo in chi ha contratto il virus in passato e ha su di se' segni che probabilmente non riuscira' mai a eliminare, ma anche chi e' sempre stato sano. Le motivazioni sono da riscontrare nelle cause dell'ipertensione che per via della pandemia si sono fatte piu' forti e frequenti. Cio' che serve, quindi, e' sapere di cosa si tratta, cosa puo' causarla e come rilevarla. E' importante percio', tra le altre cose, sapere quando e' necessario misurare la pressione cosi' da poter anticipare il suo arrivo e poter apportare i giusti rimedi.
L'ipertensione e' un disturbo della pressione sanguigna che risulta essere piu' alta rispetto ai valori considerati normali, in situazioni di riposo. I valori ritenuti normali, infatti, risultano essere in media 120/80 mmHg circa, mentre una persona che soffre di ipertensione arriva a valori che superano i 140/90 mmHg. La pressione arteriosa e' dovuta alla circolazione del sangue che, in seguito al pompaggio da parte del cuore, preme contro le pareti di vene e arterie. In una situazione di ipertensione il lavoro svolto dal cuore risulta eccessivo, rispetto al normale bisogno, o le pareti non sono abbastanza elastiche, e questo puo' portare a una serie di conseguenze, alcune anche molto gravi.
Per riconoscere l'ipertensione e' sufficiente eseguire un controllo medico dove verra' misurata la pressione arteriosa in diverse situazioni, cosi' da verificarne i valori. Ma per riuscire a comprendere di avere necessita' di un controllo e' necessario il manifestarsi di alcuni sintomi, tra cui i piu' comuni sono: mal di testa, soprattutto al mattino, stordimento e vertigini, acufeni e tintinnii, in generale, il classico ronzio nelle orecchie, alterazioni della vista come una visione annebbiata e scura, oppure la presenza di puntini luminosi di fronte al campo visivo, frequente perdita di sangue dal naso. Sono tutti sintomi purtroppo abbastanza comuni e frequenti, anche a condizioni normali, per questo spesso le persone non si accorgono del problema e non richiedono l'intervento medico. La miglior soluzione, percio', rimangono i controlli periodici cosi' da procedere con l'unico modo veramente sicuro per riuscire a riconoscere il disturbo: la misurazione della pressione.
Ci sono determinati fattori che predispongono l'insorgenza del disturbo e che, talvolta, risultano esserne la causa principale: l'ereditarieta' perche' la presenza in famiglia di un caso di ipertensione puo' essere un fattore predisponente, l'eta' in quanto i vasi arteriosi con l'invecchiamento tendono a irrigidirsi e perdere di elasticita'. Questo puo' causare l'ipertensione ed e' il motivo per cui gli anziani tendono a soffrirne maggiormente, il sovrappeso a causa di tutti i cambiamenti fisici dovuti all'eccessiva quantita' di grasso in corpo, la pressione arteriosa tende ad alzarsi nei soggetti obesi o in sovrappeso, il diabete, il fumo che altera i valori della pressione sanguigna anche a causa dei danni che questo provoca ai vasi, un valore eccessivo di sodio e potassio perche' una dieta troppo ricca porta a lungo tempo all'insorgenza dell'ipertensione. Anche l'alcol come per il fumo, danneggia e altera lo stato naturale dei vasi sanguigni provocando un aumento della pressione arteriosa, ancora lo stress, l'ormone legato allo stress tende a far aumentare la pressione del sangue, com'e' facilmente intuibile. Infatti in situazioni di stress sentiamo spesso il battito cardiaco accelerato. Infine l'assenza di adeguato movimento fisico: e' stato comprovato che un sano esercizio fisico e' fattore protettivo per l'ipertensione, mentre la mancanza di questo, con conseguente sedentarieta', puo' essere un fattore di rischio.
La pandemia ha portato alterazioni nell'organismo di alcuni tra quelli che sono stati colpiti dalla malattia, sia a livello ormonale che in altri organi del corpo, e questo ha comportato un cambiamento della pressione arteriosa. Ma uno dei fattori di rischio piu' grandi, al momento, e' il fatto che la pandemia ha cambiato totalmente le abitudini delle persone. In molti, infatti, hanno iniziato a vivere in maniera piu' sedentaria, riducendo il tempo dedicato all'esercizio fisico: questo per via della costrizione a restare a casa, a causa della chiusura delle palestre o perche' adesso molti lavori sono stati adattati al regime casalingo. Non tutti, una volta tornati a regimi di vita normali, sono riusciti a recuperare quelle sane abitudini. Inoltre e' stato comprovato che la pandemia ha alzato molto i livelli di stress delle persone, e molte di queste, oltretutto, hanno aumentato il consumo di cibi non salutari.
La pandemia ha portato grandi cambiamenti nella vita di tutti giorni, non solo in chi e' stato colpito dalla malattia e ha avuto conseguenze gravi, ma anche nella vita di tutti i giorni. Le persone hanno adottato uno stile di vita piu' sedentario, i livelli di stress si sono alzati ed e' aumentato il consumo del cosiddetto cibo spazzatura: tutti elementi che possono portare al rischio di ipertensione. E' importante percio', per proteggersi da questa eventualita', tornare a uno stile di vita sano e, in caso di sospetti sulla malattia, consultare immediatamente il proprio medico. (Nova) -(Rin)