Putizza triestina grande classico delle Feste, ecco le sue origini

Pubblichiamo da Regione Fvg 🎄 La putizza triestina è un grande classico delle Feste, non solo pasquali ma anche natalizie. 🥧 Sulle origini di questo dolce, e più in generale di quelli triestini, le ipotesi sono le più svariate, ma un comune denominatore è la provenienza di molti elementi dalla cucina ebraica e dalle cucine dei paesi del Mediterraneo. Trieste, unico porto dell’impero austroungarico, ha da sempre visto il passaggio di numerose popolazioni, etnie, dialetti, lingue, tradizioni che hanno lasciato una traccia profonda anche nella cucina, nei cibi e in particolare per questa città, nei dolci. 🧐 All'aspetto ricorda il famoso dolce delle Valli del Natisone, ma come spiegato nella riedizione del 1984 della "Guida all’Italia gastronomica" del Touring Club Italiano, nell’elenco dei “piatti caratteristici” del #FriuliVeneziaGiulia la "Potizza" viene descritta come il “Dolce caratteristico praticamente simile alla gubana e tipico dell’area orientale della regione. La differenza fondamentale fra le due specialità è data dal fatto che la potizza ha la pasta lievitata mentre la gubana no, ed è, di conseguenza, più soffice”. 🧑‍🍳 La pasta si ottiene lavorando la farina 00, zucchero, burro, uova fresche, lievito di birra, acqua o latte e un pizzico di sale con l'aggiunta di rhum e aromi naturali di arancio o limone. Per la lavorazione si utilizza il metodo dei 3 impasti: si prepara il lievito, si pre-impasta con metà dose degli ingredienti e infine si incorporano tutti gli ingredienti al completo, lasciando lievitare tra i vari passaggi per circa 1 ora. Una volta pronta, si tira la pasta con un matterello e si stende il ripieno. Si porta a ulteriore lievitazione prima della cottura in forno e una volta pronta si lascia riposare e raffreddare. 😋 Il suo ricco ripieno, costituito da uvetta sultanina, noci e pinoli tritati grossolanamente e uniti al cioccolato fondente, biscotto secco grattuggiato, arancio e liquore al rhum, viene prima arrotolato e successivamente avvolto su sé stesso, per conferirgli la caratteristica forma a chiocciola. 📃 Ogni famiglia detiene la ricetta del “sua” putizza, in cui variano lievemente le dosi e gli aromi: le combinazioni possono essere infinite e questo sta a dimostrare che il dolce era ed è molto diffuso. 🤩 Grazie a Sabrina Mondo per la foto della sua squisita putizza appena sfornata!