USB: "U-blox revoca liquidazione e licenziamenti collettivi, ora si apra nuova fase di confronto"
È ufficiale: U-blox ha revocato lo stato di liquidazione e, con esso, anche la procedura di licenziamento collettivo avviata nei mesi scorsi. La comunicazione formale è giunta oggi, lunedì 25 marzo, azzerando di fatto il tavolo sindacale che era stato fissato per il prossimo 31 marzo e che doveva chiudere il periodo di 45 giorni previsto dalla normativa per il confronto con le organizzazioni sindacali
Un colpo di scena atteso, ma non scontato, che apre uno spiraglio di fiducia per i lavoratori del sito di Sgonico, dove l’azienda aveva inizialmente avviato un processo di dismissione che avrebbe potuto portare alla perdita di quasi 200 posti di lavoro
USB: “Revocare anche il clima di sfiducia”
A commentare la notizia è Massimiliano Generutti, per USB Lavoro Privato – Federazione di Trieste: “Crediamo che, al di là dei tecnicismi legali, U-blox abbia compreso che va revocato anche il clima di sfiducia che si era creato. Quel clima generato da azioni unilaterali, senza il coinvolgimento delle RSU e delle organizzazioni sindacali, ha portato a un esodo di quasi 30 lavoratori sui 195 inizialmente impiegati”
L’annuncio rappresenta un primo passo, ma il percorso verso una stabilizzazione vera e duratura appare ancora lungo. “USB – prosegue Generutti – ha già ricevuto un invito formale dal CEO di Trasna per discutere i progetti futuri per il sito. Accogliamo positivamente l’apertura e parteciperemo a questo appuntamento, consapevoli dell’importanza del momento”
Nuovi orizzonti per il sito di Sgonico
La situazione potrebbe dunque aprire nuovi scenari per la struttura produttiva di U-blox, da sempre punto di riferimento nel settore della tecnologia e della comunicazione elettronica. Dopo settimane di tensioni e mobilitazioni, sindacati e lavoratori chiedono ora trasparenza, coinvolgimento e un reale piano industriale, capace di garantire continuità, occupazione e sviluppo nel territorio