U-blox Trieste, si affaccia Trasna ma i licenziamenti restano, USB: “Rischio scatola vuota”

U-blox Trieste, si affaccia Trasna ma i licenziamenti restano, USB: “Rischio scatola vuota”

C’è un potenziale acquirente per il sito triestino di U-blox Italia, ma la procedura di licenziamento collettivo rimane ufficialmente in piedi. È quanto emerso nel corso del tavolo tra Regione Friuli Venezia Giulia, MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), l’azienda e le organizzazioni sindacali, tra cui USB Lavoro Privato, che ha diffuso un comunicato commentando i primi sviluppi.

Secondo quanto riportato da USB, l’azienda Trasna, già attiva nel settore delle telecomunicazioni, si è dichiarata interessata a rilevare lo stabilimento di Trieste. Un primo passo che ha dato fiato alle speranze delle maestranze e aperto lo scenario di una cessione dell’intero pacchetto azionario di U-blox Italia, operazione che dovrebbe passare attraverso la revoca dello stato di liquidazione dell’azienda.

Ma accanto a queste aperture, è arrivata la “doccia fredda”, come la definisce USB, sul fronte occupazionale: U-blox non ha ritirato la procedura di licenziamento collettivo. L’azienda ha dichiarato l’intenzione di proseguire nella fase amministrativa, nonostante l’apparente contraddizione rispetto allo stato di liquidazione in fase di superamento e alla possibilità di una vendita imminente.

Intanto, i numeri parlano chiaro: oltre 25 lavoratori hanno già lasciato l’azienda e, sottolinea USB, il mancato ritiro della procedura rischia di accelerare l’esodo di personale altamente qualificato. Non aiutano le azioni unilaterali del liquidatore su ferie e permessi, che stanno minando ulteriormente la fiducia interna.

Due messaggi contraddittori – attacca il sindacato – da un lato si lavora per un passaggio a un nuovo acquirente, dall’altro si favorisce lo svuotamento dell’azienda di quelle competenze che rendono appetibile il sito”.

Decisa anche la presa di posizione dell’assessore regionale Rosolen, che ha chiesto all’azienda di chiarire entro pochi giorni se il Consiglio di Amministrazione sia disponibile a ritirare la procedura di licenziamento.

Nel frattempo, è stato concordato un nuovo tavolo per la prossima settimana, per discutere l’evoluzione della procedura e le prospettive concrete di salvataggio occupazionale. USB lancia un monito: “Se U-blox trasformerà il sito triestino in una scatola vuota, farà un danno ai lavoratori, al territorio e al Paese”.