Team Vannacci: “Su vandalismo Enoteca Rocco silenzio su firma antifa, ma se fosse stata croce celtica…”

Team Vannacci: “Su vandalismo Enoteca Rocco silenzio su firma antifa, ma se fosse stata croce celtica…”

Dopo l’episodio avvenuto nella notte in via Tarabocchia, dove l’Enoteca L’Angolo di Rocco — ospitata nei locali dell’ex macelleria del celebre Nereo Rocco — è stata vandalizzata, arriva la presa di posizione del Team Vannacci San Giusto di Trieste, che definisce l’accaduto “un atto politico firmato e non un semplice vandalismo”.

Il gruppo ha espresso la propria posizione attraverso una nota diffusa nella mattinata di oggi, nella quale si dichiara “sorpreso dalla narrazione giornalistica che ha descritto l’episodio come un atto di inciviltà, omettendo il riferimento a una chiara firma riconducibile a un movimento politico di estrema sinistra”.

“C’è una firma chiara, ma nessuno la cita”
“Abbiamo appreso dalla stampa con sorpresa — spiegano i rappresentanti del Team Vannacci San Giusto — che l’atto vandalico presso l’Enoteca L’Angolo di Rocco viene descritto come un semplice danneggiamento. In realtà, sotto il ritratto dello stesso Nereo Rocco compare una firma chiara e precisa, ‘antifa’, riconducibile a un movimento politico di estrema sinistra”.

Il gruppo sottolinea come “la mancata menzione del simbolo e della sua matrice politica” rappresenti, a loro giudizio, “un trattamento imparziale dell’informazione”.

“Due pesi e due misure”
“La stampa — continua la nota — non fa alcun riferimento al movimento politico e lo spaccia esclusivamente come un atto vandalico. Ci sorprende molto questa presa di posizione. Se ci fosse stata, ad esempio, una croce celtica, la definizione dell’episodio sarebbe stata ben diversa e si sarebbe probabilmente gridato al ritorno del fascismo”.

Il Team Vannacci San Giusto parla apertamente di “doppio standard mediatico” e definisce l’episodio come “l’ennesimo atto di violenza politica ad opera di un’estrema sinistra sempre più aggressiva e intollerante”.

L’appello del gruppo
Il movimento conclude ribadendo la necessità di “condannare con la stessa fermezza ogni forma di violenza politica, da qualsiasi parte provenga”, auspicando che “le autorità competenti possano individuare i responsabili e restituire serenità a chi lavora e vive nel quartiere”.

Le indagini sull’episodio sono in corso.