Divieto di trasferte per le tifoserie triestine di calcio e basket, Salvati (PD): il trionfo dell'assurdo

Divieto di trasferte per le tifoserie triestine di calcio e basket, Salvati (PD): il trionfo dell'assurdo

"Dopo gli scontri di domenica scorsa fuori dalla Curva Furlan tra ultras di Brescia e Triestina – dichiara il consigliere comunale del PD, Luca Salvati – è arrivata la risposta dello Stato: divieto di trasferta per il tifo organizzato triestino, esteso addirittura anche alla pallacanestro. Una misura che definire sproporzionata è poco".

Il consigliere sottolinea come gli scontri abbiano avuto un’origine ben precisa: "Un nutrito gruppo di ultrà bresciani ha teso un vero e proprio agguato ai tifosi triestini radunati in un bar nei pressi della Curva Furlan, storico punto di ritrovo pre-partita. È francamente surreale che una carovana di auto e minivan sia riuscita a eludere i controlli e a raggiungere l’area passando da stradine secondarie, proprio pochi minuti prima dell’inizio della partita, quando l’attenzione delle forze dell’ordine avrebbe dovuto essere massima".

Salvati aggiunge: "Non difendo nessuno. Mi limito a constatare che ci sono degli aggressori e degli aggrediti nella vicenda, e questo è un fatto incontrovertibile."

Il consigliere critica poi l’estensione del divieto anche alla pallacanestro: "Estendere i provvedimenti restrittivi al basket trasforma la tragedia in farsa. Cosa c'entri il basket in tutto questo è un mistero. Aggiungo che notoriamente la tifoseria organizzata di Brescia Basket (contro cui gioca la Pallacanestro Trieste nel weekend) è tutto fuorché violenta. Trattasi di club di tifosi normali, che di "ultras" non hanno niente. Pensare che per proprietà transitiva i tifosi triestini del basket debbano rinunciare alla trasferta per ipotetiche commistioni con il calcio – conclude Salvati – è davvero singolare come ragionamento. Di certo non è una risposta alla violenza del tifo né all'ennesima gestione quantomeno approssimativa dell'ordine pubblico dalle nostre parti."