Striscioni in tutta Italia: a Trieste spunta "Viva M. figlio del secolo"
Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, CasaPound Italia ha affisso decine di striscioni in varie città italiane, tra cui Trieste, con la scritta provocatoria "Viva M figlio del secolo". Uno di questi striscioni è stato avvistato su un ponte pedonale in città, attirando l’attenzione dei passanti.
Il significato della provocazione
Secondo quanto dichiarato dall’ufficio stampa di CasaPound, l’azione è legata alla recente trasposizione televisiva del libro M. Il figlio del secolo di Antonio Scurati, una serie che ha scatenato numerose polemiche e dibattiti sulla figura di Benito Mussolini e sul periodo storico del Fascismo.
“Voi mi odiate perché mi amate ancora”, ha citato CasaPound, riprendendo una frase storica attribuita a Mussolini. “Più di un secolo dopo, siamo ancora lì. Mentre l’Italia affronta sfide cruciali, si continua a parlare solo di lui. Questo dibattito sembra essere una sorta di segreto atto d’amore, trasformato in odio per nasconderlo”, si legge nella nota ufficiale.
Un dibattito che divide
La provocazione di CasaPound punta il dito contro le discussioni pubbliche che accompagnano la serie televisiva, definite come un tentativo di rendere la figura di Mussolini grottesca per evitare che susciti tentazioni. "Lo amano ancora, quindi devono urlare al mondo che lo odiano," aggiunge il movimento. Concludono lanciando il loro slogan provocatorio: “Orsù, compagni, gridiamo insieme: Viva M, figlio del secolo”.
Trieste e gli striscioni
La comparsa dello striscione a Trieste, città simbolo della memoria storica e delle contraddizioni politiche, non poteva passare inosservata. L’episodio rientra in una campagna nazionale di CasaPound, che intende sollevare riflessioni e provocare reazioni sulla memoria storica e sull’attualità politica.