"Trieste porto di pace", opposizioni scendono in piazza Unità sabato 15 marzo

"Trieste porto di pace", opposizioni scendono in piazza Unità sabato 15 marzo

Trieste si mobilita per la pace. Sabato 15 marzo alle ore 15:30, in Piazza Unità, si terrà una manifestazione dal titolo "Trieste porto di pace", un’iniziativa che vuole promuovere un’Europa basata sulla diplomazia, i diritti e la giustizia sociale, rifiutando la logica del riarmo e della guerra.

Un appello per un’Europa di pace e diritti

L’iniziativa, sostenuta da diverse realtà politiche e sociali, si pone come un momento di riflessione e mobilitazione in favore di un’Europa che investa su welfare, ambiente, salute e stato sociale, anziché sulle spese militari. Nel manifesto dell’evento si sottolinea la necessità di una politica internazionale improntata al dialogo, alla cooperazione e alla tutela dei diritti umani.

Chi promuove la manifestazione

L’evento è promosso da Adesso Trieste, Alleanza Verdi Sinistra, Area alternativa CGIL "Le radici del sindacato", Linea d’Ombra, Movimento Cinque Stelle, Open Sinistra FVG e Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.

L’appello è rivolto a tutta la cittadinanza per una presenza compatta e simbolica, ribadendo il ruolo di Trieste come porto di pace e città aperta al dialogo internazionale.

Un forte simbolismo nell’immagine ufficiale

Il manifesto dell’evento, su sfondo blu, mostra la parola PACE con i colori della bandiera arcobaleno, simbolo del pacifismo, e un cerchio di filo spinato a rappresentare i confini europei e le limitazioni imposte dalle politiche di chiusura e militarizzazione. Un'immagine potente che invita alla riflessione sulla necessità di un'Europa più inclusiva e solidale.

L’invito alla partecipazione

Gli organizzatori invitano tutta la cittadinanza a prendere parte all’iniziativa per dimostrare che esiste una Trieste che crede nei valori della pace e della diplomazia. Un’occasione per ribadire che le soluzioni ai conflitti non possono passare attraverso la corsa al riarmo, ma devono essere ricercate nel dialogo, nella giustizia sociale e nella tutela dei diritti fondamentali.