Pd Trieste: "Calo dei migranti della rotta balcanica, più propaganda, zero soluzioni"

Pd Trieste: "Calo dei migranti della rotta balcanica, più propaganda, zero soluzioni"

"Esprimiamo una grande preoccupazione per la narrazione distorta che la destra sta costruendo intorno al tema dei migranti e della rotta balcanica. I recenti festeggiamenti per un presunto calo degli ingressi di migranti dalla rotta balcanica, attribuito al presidio ai confini dopo la sospensione di Schengen, sono un chiaro esempio di propaganda politica." lo afferma Maria Luisa Paglia, segretaria del PD triestino.
Le affermazioni trionfanti di chi governa sono state rapidamente smentite da esperti accademici, tra cui docenti universitari di Trieste e Bologna, che da anni studiano e monitorano il fenomeno migratorio, e dalle associazioni che operano sul campo per l’accoglienza. I dati diffusi sono altamente discutibili: non è chiaro come siano stati raccolti, né tantomeno se riflettano la realtà in modo accurato. Anche ammettendo una lieve diminuzione degli arrivi, è evidente che si tratta di una fluttuazione temporanea, e non di un cambiamento strutturale del fenomeno migratorio.
"I migranti" prosegue Paglia "per eludere i controlli intensificati, sono ora costretti a rivolgersi sempre più spesso a reti criminali di passeur, aumentando i rischi e le sofferenze lungo il tragitto. I minori stranieri non accompagnati sono trattenuti più a lungo lungo la rotta balcanica, in condizioni di schiavitù lavorativa, aumentando le violazioni dei diritti umani. Nel Mediterraneo, le tragedie continuano senza sosta, con vite perse in mare che restano un monito straziante dell'incapacità del nostro sistema di affrontare il problema con umanità e giustizia."
Inoltre, gli accordi che il governo italiano ha stretto con Stati terzi, elargendo cifre milionarie, si traducono spesso in violazioni sistematiche dei diritti umani. Le storie di famiglie abbandonate nel deserto, lasciate a morire di fame e sete, sono una macchia indelebile sulla coscienza di chi sostiene tali politiche.
"Esultare di fronte a questo scenario è profondamente immorale." conclude la Segretaria "Non c'è nulla da celebrare in un sistema che continua a sfruttare la sofferenza umana per vantaggi politici a breve termine." 
Come già accennato anche durante la Settimana Sociale dei cattolici che si è tenuta a Trieste, sarebbe il momento di mettere fine alla propaganda e iniziare a lavorare per soluzioni reali che tutelino la dignità e la vita di ogni essere umano.