Nascite ancora in calo in FVG, Caterina Conti: «Servono misure urgenti per non farci trovare impreparati»

Nascite ancora in calo in FVG, Caterina Conti: «Servono misure urgenti per non farci trovare impreparati»

Nel 2024, in Friuli Venezia Giulia, il numero dei bambini nati è diminuito dell’1,4% rispetto al 2023, secondo quanto riportato dai dati Istat. Un segnale preoccupante che si inserisce in una tendenza ormai strutturale a livello nazionale, e che anche nella nostra regione fa suonare campanelli d’allarme, in particolare per le ricadute future su lavoro, sistema produttivo e sostenibilità sociale.

A intervenire sul tema è la segretaria regionale del Partito Democratico FVG, Caterina Conti, che commenta con toni decisi:
«L’Istat e altri osservatori con le loro cifre fanno suonare sirene d’allarme che producono scossoni momentanei, ma non riescono a innescare azioni capaci di fermare la caduta della natalità».

Secondo Conti, il tema demografico non è più rinviabile:
«Dobbiamo prepararci a far fronte alle drammatiche carenze di occupati nelle grandi regioni settentrionali e anche in FVG, attese nel prossimo decennio e che già adesso si fanno sentire sulle imprese».

La segretaria del PD FVG sottolinea come il recupero della natalità non possa essere improvvisato, ma richieda una visione strutturale e misure pianificate nel medio-lungo periodo. Tuttavia, i problemi legati alla denatalità stanno già “bussando alla porta”, con effetti concreti sul tessuto economico e produttivo.

Da qui, la proposta di una strategia multipla e coordinata, che secondo Conti deve prevedere:

  • maggiore occupazione femminile

  • una gestione programmata e responsabile dei lavoratori stranieri

  • un welfare universale per le famiglie

  • politiche salariali incisive

  • un forte lavoro sull’attrattività territoriale del FVG

«Sono le prime formule da attuare con urgenza per non farci cogliere troppo impreparati. Il Partito Democratico è pronto a dare il suo contributo», conclude Caterina Conti.

Il tema della natalità si conferma dunque una delle priorità strategiche per il futuro della regione, con la necessità, sempre più impellente, di un approccio sistemico e coraggioso.