Mina: ‘Un marchio mitteleuropeo per Trieste’, Machnich ribatte: ‘No allo snaturamento turistico’ (VIDEO)

Mina: ‘Un marchio mitteleuropeo per Trieste’, Machnich ribatte: ‘No allo snaturamento turistico’ (VIDEO)

È stata una puntata intensa quella di Trieste Cafe, condotta da Luca Marsi, che ha visto fronteggiarsi due giovani consiglieri circoscrizionali: Sergio Mina per la Lega e Martina Machnich per Punto Franco.

verde urbano: “più alberi e socialità” contro “microparchi e progetti educativi”

Alla domanda sul futuro del verde urbano, la prima a rispondere è stata Machnich, che ha ricordato la sua esperienza come coordinatrice della commissione verde pubblico: “Trieste soffre da anni la carenza di spazi verdi e la scarsa qualità dell’aria. Non basta gestire i 30.000 alberi esistenti, bisogna piantarne di nuovi, creare aree di socialità e pensare a una città più sostenibile e vivibile”.

Mina ha replicato sottolineando un approccio più ampio: “Serve recuperare aree dismesse e creare microparchi nei quartieri più densi, come già avviene a Parigi. Ma serve anche un’educazione nelle scuole e un piano urbano sostenuto da fondi europei. Pensiamo a un collegamento verde tra città e Carso”.

identità culturale: “marchio mitteleuropeo” contro “tutela delle minoranze”

Sul tema dell’identità multiculturale di Trieste, Mina ha proposto una valorizzazione in chiave turistica: “Trieste non è solo un porto, ma una cerniera culturale tra Italia e Mitteleuropa. Penso a itinerari letterari, pacchetti turistici con Vienna e Budapest, ma anche alla gastronomia come linguaggio identitario”.

Machnich ha condiviso la visione di una città crocevia di culture ma ha puntualizzato: “Trieste è sempre stata inclusiva, lo dimostrano le sue chiese e la sua storia. Ma questa identità va tutelata proteggendo anche le minoranze linguistiche, come quella slovena, e vigilando perché lo sviluppo turistico non snaturi l’anima autentica della città”.

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