“La Tredicesima dell’Amicizia”, un aiuto concreto per gli anziani in difficoltà

Pubblichiamo da Luca Salvati Consigliere comunale del PD

L’attenzione verso le fasce più deboli dovrebbe essere sempre prioritaria nell’agenda politica di qualsiasi Paese civile e democratico. La pandemia Covid ha fatto emergere numerose e nuove situazioni di malessere sia da un punto di vista finanziario che sociale. È necessario proporre e trovare soluzioni attraverso il supporto delle istituzioni e degli enti che si occupano di volontariato e assistenzialismo nelle sue varie forme.

Alcuni mesi fa, ho avuto il piacere di incontrare i referenti della Fondazione Specchio d’Italia, che nasce per rispondere alle richieste d’aiuto, provenienti da diverse regioni italiane, a seguito dell’emergenza sanitaria coronavirus. Segue il modello della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, la quale, da oltre 60 anni, trasforma la generosità dei cittadini piemontesi in interventi a favore dei più deboli.

Specchio d’Italia ha già avviato iniziative concrete in sette regioni italiane, aiutando le famiglie bisognose, gli studenti più fragili, gli anziani in difficoltà e le piccole imprese travolte dalla pandemia. La Fondazione porta avanti progetti volti a contrastare vecchie e nuove povertà. Lavorano, ad esempio, per frenare l’abbandono scolastico, arginare il disagio sociale nelle periferie e per dare sollievo a chi soffre, come malati, persone con disabilità, madri sole.

Tra le varie attività, viene portata avanti anche l’iniziativa “La Tredicesima dell’Amicizia”, la quale ha l’obiettivo di aiutare gli over 70, che necessitano di maggior supporto e che, a causa del covid e del lockdown, hanno vissuto mesi di estrema difficoltà. Ogni anziano coinvolto può ricevere un assegno di 300 euro, qualora sussistano i requisiti.

Per richiedere una Tredicesima va compilato il form online presente alla pagina https://specchioditalia.org/come-richiedere-la-tredicesima-dellamicizia/, dove è possibile trovare ulteriori informazioni in merito. La procedura può essere portata avanti anche da enti, associazioni e assistenti sociali, inserendo i dati dei loro assistiti e lasciando un loro recapito.