In piazza Libertà partecipata "assemblea pubblica contro il g7 della (d)istruzione"

In piazza Libertà partecipata "assemblea pubblica contro il g7 della (d)istruzione"

"In concomitanza contro il G7 istruzione a Trieste, vogliamo organizzare delle iniziative per contrastare le attuali e future politiche per l’istruzione sempre più determinate da un mercato selvaggio del lavoro e da una visione neoliberista e patriarcale della società in cui guerre, sfruttamento, devastazioni ambientali rappresentano fonti di profitto e strumenti di predominio sulle persone e sui popoli. Invitiamo cittadinə, movimenti sociali, politici e sindacali a partecipare alla costruzione di un fronte comune che veda nella scuola, come voluta dalla Costituzione, un luogo di critica e di cambiamento dell’esistente e non uno strumento al servizio dell’economia e del profitto..
 
Questa deriva passa anche attraverso la “brandizzazione” delle scuole, con banchi, diari e palestre che portano marchi e pubblicità. Questa tendenza è coerente al percorso iniziato 25 anni fa e ampliato da vari governi. Si vuole diffondere la convinzione che i privati possano portare risorse per colmare le carenze dello Stato, mentre i dati mostrano che le sponsorizzazioni finora avviate sono andate a vantaggio di scuole già strutturate, principalmente al Nord, accentuando le disparità esistenti, come denunciato dai sindacati che paventano ulteriori disparità tra scuole e territori.
 
Il vertice del G7 è centrato sull’idea che l’Istruzione sia principalmente uno strumento per immettere le persone nella vita economica, al servizio delle logiche di mercato, in cui tutto è economia e business, con la persona  ridotta a capitale umano. Noi siamo del parere che l’Istruzione sia principalmente lo strumento per la piena realizzazione dell’essere umano, in accordo con i principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e di tutte le linee guida e raccomandazioni degli organismi internazionali che si si sono espressi su questo tema.
 
È necessario che l’agenda politica segua le indicazioni che da essi giungono e che prevedono tutela sociale e salariale per chi lavora nell’Istruzione, la garanzia del diritto allo studio in ambienti sicuri e salubri e privi di discriminazioni, il finanziamento pubblico dell’Istruzione, al riparo dalle politiche di austerità, il dialogo sociale con tutti gli attori coinvolti.
 
Le scuole italiane sono in ritardo cronico su riqualificazione edilizia e servizi scolastici. Gli edifici scolastici hanno necessità di interventi urgenti in una scuola su due, nel Centro Italia (colpito dal sisma 2016) sono stati realizzati solo il 3,4% di interventi di adeguamento sismico. I servizi scolastici, ad esempio il Tempo Pieno, è praticato solo nel 20 % delle scuole del Sud e delle Isole, dove solo una scuola su due ha una palestra. Il finanziamento all’istruzione viene sempre più erogato tramite bandi che non garantiscono continuità, ma destrutturano la scuola per via normativa e antidemocratica. Il PNRR ha inoltre usato la scuola per arricchire i fornitori di materiale informatico a rapido deterioramento, acquistato oltre ogni ragionevole uso.
L'Italia è inoltre uno dei pochi paesi europei a non aver attivato l’educazione all’affettività e alla sessualità,  che è  fondamentale per prevenire la violenza di genere, gli abusi sessuali e l’omolesbobitransfobia.
 
Le attuali politiche sull'educazione distolgono l'attenzione dalle problematiche di bambinə e giovani quali la povertà educativa, il predominio degli strumenti tecnologici, i livelli di literacy che retrocedono, il bullismo, la dispersione scolastica, i disagi individuali e nelle relazioni tra pari. Queste politiche ostacolano chi promuove un'educazione all'insegna della conoscenza e dell'esplorazione del sé e degli altri, dell'apertura al mondo, della pace, una scuola che sia davvero per tuttə.
 
Per questi motivi oggi 28 giugno alle ore 18 siamo scesi in piazza per discutere insieme e per proporre un’altra visione dell’istruzione, della scuola e dei suoi reali bisogni."

Le/i partecipanti all’Assemblea pubblica contro il G7 della (D)Istruzione del 19 giugno 2024
Adesso Trieste
COBAS Scuola Trieste Gorizia
FLC CGIL Trieste
Rifondazione Comunista Trieste
SAc - Sinistra Anticapitalista
Davide Viero - insegnante di scuola primaria
Giuseppe Grimaldi – antropologo, UNITS
Sergio Arangino - insegnante scuola secondaria di secondo grado
 
ADESIONI
Alleanza Verdi e Sinistra FVG
Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia
Associazione Agorà 33 - La nostra scuola
Camera del Lavoro CGIL di Trieste
Comitato per la partecipazione dei Consultori Trieste
Comitato Territoriale Arci Trieste Aps
Fridays For Future Gorizia
FVG Pride
Link Trieste
Movimento Cinque Stelle
NonUnaDiMeno Trieste
ODV Salaam ragazzi dell'olivo di Trieste
Open FVG
Osservatorio Veronese Scuola e Pnrr
Patto per l’Autonomia
Possibile FVG
Priorità alla Scuola Trieste
Priorità alla Scuola Nazionale
Rete degli Studenti Medi Trieste
Unione degli Studenti FVG
Unione degli Universitari Trieste
 
Alvise Sforza – Università del Kent
Barbara Giacometti - insegnante di scuola secondaria di secondo grado
Dario Gasparo - insegnante di scuola secondaria di primo grado CPIA
Fabio Barina - coordinatore Gilda degli insegnanti di Venezia
Fabrizio Reberschegg - Direzione provinciale Gilda Venezia
Frederica Daniele - insegnante di scuola secondaria di secondo grado
Giovanni Carosotti - insegnante scuola secondaria di secondo grado
Giovanni Ceriani - insegnante scuola secondaria di secondo grado
Luca Malgioglio - insegnante scuola secondaria di secondo grado
Lucia R. Capuana - insegnante scuola secondaria di secondo grado
Nada Pretnar – già insegnante scuola secondaria di secondo grado.
Patrizia Biasini - insegnante scuola primaria in pensione
Patrizia Capuzzo - insegnante di scuola secondaria di primo grado
Patrizia Vaini - coordinatrice Gilda Chieti-Pescara
Renata Puleo - ex Dirigente Scolastica ass. ALas, Roma
Stefania Samorè - insegnante scuola secondaria di primo grado
Tiziana Dilenna - insegnante scuola secondaria di primo grado
 

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