Emergenza freddo a Trieste: il PD critica Comune e Regione e difende l’impegno del Vescovo
"Mentre il mondo intero si raccoglie in preghiera per le condizioni di salute del Papa e mentre il Vescovo di Trieste, ispirandosi alle parole del Santo Padre, si adopera concretamente per aiutare chi dorme al gelo, l’amministrazione comunale continua a voltare le spalle alle persone più fragili." Con queste parole, Maria Luisa Paglia, segretaria del Partito Democratico di Trieste, ha commentato la gestione dell’emergenza freddo in città.
Il comunicato diffuso oggi, 23 febbraio 2025, punta il dito contro il Sindaco di Trieste e l’Assessore regionale alla sicurezza, accusati di rispondere con "slogan e propaganda" a una vera e propria emergenza umanitaria. "Otto persone hanno rischiato la vita, lasciate senza protezione in mezzo al freddo e al fango, con temperature sotto lo zero," sottolinea Paglia.
Accuse di indifferenza e ipocrisia istituzionale
Il PD critica duramente le recenti dichiarazioni delle istituzioni locali: "Di fronte a questa emergenza, il Sindaco ha invocato sgomberi, mentre l’Assessore ha preferito attaccare chi denuncia la situazione invece di fornire soluzioni concrete," afferma Paglia.
Non mancano parole forti anche sull’approccio dell’amministrazione verso i più vulnerabili: "È paradossale vedere chi si proclama difensore della dignità femminile ignorare le donne che si ritrovano a dormire per strada, private di ogni tutela umana."
La solidarietà dei triestini come risposta
Nonostante le critiche rivolte alle istituzioni, il comunicato evidenzia anche il lato solidale della città: "Trieste sta mostrando un volto diverso: quello di una cittadinanza che non si arrende all’indifferenza, che si rimbocca le maniche e dimostra che la dignità delle persone non è negoziabile."
Il Partito Democratico chiede quindi interventi immediati e misure concrete per garantire accoglienza e protezione a chi è costretto a vivere per strada: "Non vogliamo più slogan elettorali sulla pelle dei più deboli," conclude Paglia.