Arturo Governa (Azione): "Palazzo Carciotti adesso vale meno di un magazzino in Portovecchio"
Arturo Governa, Segretario Provinciale di Azione Trieste, critica duramente la gestione del patrimonio immobiliare cittadino da parte dell’amministrazione comunale, focalizzandosi sul caso di Palazzo Carciotti. "Se si mettono insieme la delibera dell'Assessore al Patrimonio che fissa la nuova base d'asta di Palazzo Carciotti a 8.9 milioni e i prezzi di un magazzino in Porto vecchio, la conclusione è incontestabile," dichiara Governa.
Secondo il politico, analizzando il rapporto valutativo redatto dal Comune sulla base delle perizie di stima dell’Agenzia delle Entrate, si può facilmente constatare che Palazzo Carciotti ha una superficie complessiva di oltre 13mila metri quadri, compreso il piano nobile. "A 8.9 milioni di euro, il prezzo al metro quadro richiesto dal Comune per il suo palazzo più prestigioso è di circa 700 euro al metro quadro, contro gli oltre 1000 euro oggi richiesti per diversi capannoni in Porto vecchio messi in vendita," aggiunge Governa.
Svalutazione e mancanza di attenzione
"Diventa molto difficile non registrare una svalutazione complessiva che ne deriverà per tutta la città da una quotazione di questo tipo," continua il Segretario di Azione. "È ancora più difficile non ravvisare, quantomeno, una mancanza di attenzione verso un simbolo così prestigioso da parte dell’amministrazione comunale."
Governa sottolinea anche la difficoltà di Trieste nell’attrarre investitori: "Lo si è visto per Porto Vecchio, che dopo anni di promozione internazionale porta a casa una sola manifestazione di interesse reale. Lo stesso accade con il complesso del silos, dove anche in questo caso c’è un solo investitore, lo stesso che detiene anche il progetto di recupero dell’ex fiera di Trieste, fermo al palo dal 2017. E oggi si vede lo stesso con Palazzo Carciotti, dove l’unica manifestazione d’interesse è comunque inferiore alla nuova base d’asta fissata al ribasso."
La speranza per Palazzo Carciotti
"La speranza è ovviamente che questa volta la vendita vada in porto," prosegue Governa, "perché se così non dovesse essere, si porrebbe un problema di tutela di Palazzo Carciotti, che a quel punto dovrebbe trovare una necessaria valorizzazione da parte del pubblico." L'accusa verso l’amministrazione comunale è chiara: "Così capace a parole di reperire risorse per progetti tutti sulla carta – vedi la missione romana per la cabinovia – ma privo di volontà e idee quando si tratta di preservare il patrimonio esistente."
Le criticità del sistema e la necessità di un advisor esterno
"È chiaro che bisognerebbe capire ed individuare quali sono i punti di debolezza che oggi tengono lontane da Trieste tutte quelle realtà che altrove investono e contribuiscono allo sviluppo e alla crescita dei territori," conclude Governa. Secondo lui, è necessario confrontarsi con le realtà imprenditoriali e professionali che operano ogni giorno sul territorio, ma anche affidarsi a un advisor esterno che analizzi le cause che impediscono l’avvicinamento di potenziali investitori.