Allarme verde urbano a Trieste: “Troppi abbattimenti e poca visione, la città si sta cementificando”
Negli ultimi mesi a Trieste si sono moltiplicate le segnalazioni di abbattimenti di alberi effettuati senza motivazioni chiare né compensazioni adeguate, alimentando le critiche verso l'amministrazione comunale e la sua politica sul verde urbano. A sollevare il caso sono Martina Machnich e Luca Gojak, rispettivamente capogruppo di Lista Russo Punto Franco in IV e V Circoscrizione, che tornano a chiedere con forza un deciso cambio di rotta nella gestione degli spazi verdi cittadini.
“Promesse rimaste sulla carta”
«È un peccato – commenta Machnich – perché nel documento PAESC l’Amministrazione si era impegnata a rendere la città più verde, coinvolgendo i rappresentanti del territorio. Purtroppo, queste promesse sembrano rimaste solo sulla carta.»
Secondo la capogruppo in IV Circoscrizione, diverse proposte avanzate dal gruppo per la piantumazione di alberi o la creazione di piccole oasi verdi – come in via Giulio Cesare e nella zona tra il Teatro Miela e il Magazzino delle Idee – sono state respinte con motivazioni poco convincenti, spesso legate a future riqualificazioni mai concretizzate. Il risultato è che le aree in questione restano blocchi di cemento, privi di ombra e poco fruibili durante i mesi estivi.
Cemento e caldo: il verde come risposta al cambiamento climatico
La Lista Russo Punto Franco richiama l’attenzione su un’evidente inversione di tendenza rispetto alle pratiche adottate in molte città europee, che investono sempre di più nella depavimentazione e nella riconversione di superfici asfaltate in aree verdi, per contrastare le isole di calore, ridurre i rischi idrogeologici e favorire la socialità urbana.
«Anche la nostra città – sottolineano i rappresentanti della lista civica – dovrebbe seguire questa strada, investendo nel verde per mitigare le ondate di calore, abbattere l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria. Piantare nuovi alberi non è solo una scelta estetica, ma una vera e propria azione di sanità pubblica e resilienza climatica.»
“Il verde è socialità, benessere e cura”
Sulla stessa linea si esprime Luca Gojak, capogruppo in V Circoscrizione: «È importante curare le aree verdi, perché migliorano la qualità della vita, riducono le isole di calore e rendono i parchi spazi di socialità, fondamentali per tutti, soprattutto per le persone più fragili. A questo fine continueremo a proporre con mozioni e interrogazioni i necessari interventi di manutenzione.»
I due consiglieri circoscrizionali sottolineano come la cura e l’ampliamento del verde urbano debbano essere considerati un investimento per la salute pubblica e il futuro ambientale della città.
Solo 500mila euro a bilancio: “Insufficienti per una vera svolta”
Particolarmente critica è la valutazione sui fondi destinati alla manutenzione e valorizzazione del verde pubblico. «Con soli 500 mila euro stanziati nell’ultima variazione di bilancio – osservano Machnich e Gojak – si rischia di non fare abbastanza, considerando che Trieste ha circa 30 mila alberi da tutelare e ampie aree verdi che necessitano di attenzione e cura.»
Secondo Lista Russo Punto Franco, l’impegno ambientale dell’amministrazione appare più formale che sostanziale, e il tema del verde urbano dovrebbe tornare al centro del dibattito cittadino come elemento prioritario per la qualità della vita dei triestini.