Come compreremo le auto nel prossimo futuro
Come compreremo le auto nel prossimo futuro
L’industria dell’automobile è stata una delle più colpite dalla pandemia. Dopo anni difficili, ci si aspetta che il 2023 possa rappresentare quello di svolta, con un ritorno ai livelli raggiunti nel 2019. Pandemia a parte, però, questo è anche un periodo di grandi cambiamenti per il settore, con alcune transizioni sono già in corso, mentre altre stanno per avviarsi e consolidarsi, ridisegnando profondamente le automobili anche sul piano estetico. Alcune parti del veicolo non sono destinate a cambiare del tutto, però, almeno nei prossimi anni: per esempio, il cruscotto continuerà a ospitare le celeberrime e anche un po’ temute spie, che ci informano sulle funzionalità del veicolo attive e ci segnalano anche la presenza di avarie di varia natura. Ciascuna di esse ha un preciso significato e suggerisce di adottare comportamenti opportuni, per cui tutte meriterebbero un particolare approfondimento: qui puoi leggere, per esempio, qualcosa sull’ abs significato spia. In questo articolo, invece, proviamo a capire come saranno le automobili del futuro.
EASCY: elettrico, autonomo, condiviso, connesso e aggiornato
Sono cinque le caratteristiche principali dell’automobile del futuro, riassunte nell’acronimo inglese EASCY che si può tradurre in italiano come nel titolo di questo paragrafo. Le automobili elettriche, per esempio, conosceranno un vero e proprio boom di vendite nei prossimi anni. A dire il vero, si tratta di una tendenza già osservabile nell’ultimo periodo, ma gli incentivi e gli obiettivi da raggiungere in termini di riduzione delle emissioni porteranno le case automobilistiche a spingere in questa direzione. Sebbene i costi non siano ancora molto bassi, c’è da considerare un ulteriore aspetto: la manutenzione dei veicoli elettrici è meno costosa e le possibili avarie sono quantitativamente inferiori rispetto a quanto accade con i veicoli tradizionali.
Veicoli autonomi
Questa, senz’altro, è la tipologia di veicoli del futuro. Con l’espressione “veicolo autonomo” si intende una tipologia di mezzo in grado di funzionare senza un intervento umano, anche nelle situazioni di traffico più ostiche. Secondo le stime, le automobili autonome che circoleranno sulle nostre strade saranno ben più di trenta milioni entro il 2040: ecco perché anche le aziende minori stanno investendo capitali importanti nella ricerca e nella produzione di veicoli autonomi.
Mobilità condivisa
A cambiare, in questi anni, è anche la forma di “proprietà” delle automobili. Per diversi motivi, infatti, fra cui la necessità di ridurre le spese in un periodo economicamente non troppo favorevole, diversi utenti stanno rinunciando all’idea di possedere un veicolo privato, affidandosi a forme di mobilità condivisa, i cui esempi principali sono il car sharing e il ride hailing. Con la prima espressione, si intende la possibilità di guidare automobili di proprietà di aziende private parcheggiate in apposite stazioni, mentre con la seconda ci si riferisce alla condivisione della vettura da parte del conducente, secondo percorsi e orari prestabiliti. Questo tipo di mobilità ha ormai preso piede anche grazie a piattaforme online e app che permettono di effettuare prenotazioni anche con minimo anticipo.
(entrambe le foto Pexels.com)
Connettività
In un mondo sempre più connesso, anche le automobili si stanno adattando. Esistono diverse forme di connettività specifiche per le automobili: quella Car2Car, che permette l’interazione fra veicoli e la condivisione di informazioni sul traffico, le interruzioni e la situazione della strada per garantire la sicurezza dei conducenti, e la connettività Car2X, che invece si riferisce alla sincronizzazione tra un veicolo e le varie infrastrutture presenti sulla strada, sempre con l’obiettivo di migliorare la situazione generale e ridurre sensibilmente i rischi.
Innovazioni e aggiornamenti
Con le case automobilistiche sempre più vicine ad aziende di software, le innovazioni correranno ancora più veloci e la frequenza degli aggiornamenti diventerà un tema fondamentale. Anche i modelli di età compresa fra cinque e otto anni potranno venire aggiornati annualmente per integrare gli ultimi sviluppi hardware e software, con la possibilità di integrare sistemi di intrattenimento sofisticati che vanno da film e serie ai videogiochi.
Acquisti online
In ultima battuta, un’ulteriore tendenza destinata a consolidarsi significativamente nei prossimi anni è la vendita di automobili online. Le concessionarie potrebbero sempre più frequentemente trasferirsi online, con uno sguardo rivolto ai social per attirare più utenti. Entro il 2030, sempre meno clienti sceglieranno di entrare in una concessionaria fisica, cercando di sfruttare i vantaggi offerti dal web, come le maggiori opportunità di risparmio anche grazie a un’offerta quantitativamente più ampia.