Trionfo per Fiorella Mannoia, standing ovation al Rossetti: incanta Trieste nonostante l’influenza
È stato un concerto da standing ovation quello andato in scena giovedì 8 maggio 2025 al Politeama Rossetti di Trieste, dove Fiorella Mannoia, accompagnata dalla maestosa Alorchestra, ha regalato al pubblico una serata di emozioni, poesia e impegno civile. Nonostante una forte influenza che l’ha colpita nei giorni precedenti, la cantautrice romana non ha rinunciato a salire sul palco, e lo ha fatto con la sua consueta eleganza e una voce che, come sempre, ha saputo toccare le corde più profonde del pubblico.
Teatro gremito e caloroso benvenuto per la "rossa" della musica italiana
Il Rossetti era pieno in ogni ordine di posto, con un pubblico festante e attento, che ha accompagnato l’artista lungo un viaggio musicale costruito su brani iconici, nuove consapevolezze e momenti di pura magia. Un’accoglienza calorosa, che ha dimostrato ancora una volta l’affetto del pubblico triestino per una delle interpreti più amate della scena italiana.
Una scaletta che unisce memoria, coraggio e speranza
Ad aprire la serata è stata "Caffè nero bollente", seguita da una carrellata di brani che hanno fatto la storia della musica d’autore italiana: "Combattente", "Come si cambia", "Sally", "Il cielo d’Irlanda" e molte altre. Tra momenti orchestrali, citazioni struggenti e una presenza scenica raffinata e potente, la Mannoia ha saputo coniugare musica, militanza e poesia in un equilibrio perfetto.
Il richiamo forte alla lotta contro la violenza sulle donne
Commovente e sentito il passaggio dedicato alla Fondazione Una Nessuna Centomila, da lei fondata insieme ad altre artiste italiane per sostenere i centri antiviolenza e contrastare ogni forma di sopruso. Durante il tour, ha ricordato, sono stati raccolti ben 3 milioni di euro, di cui 300.000 euro solo attraverso SMS solidali.
Nel corso della serata è stato menzionato anche il GOAP di Trieste, che opera da anni sul territorio per il sostegno delle vittime di violenza. Un momento che ha strappato un lungo applauso da parte del pubblico, a dimostrazione di quanto il tema sia sentito e condiviso.
Fiorella, tra voce e verità
“La voce non mente mai”, ha ricordato in chiusura la cantante. E quella voce, nonostante la febbre, ha raccontato ancora una volta storie di donne, di resistenza, di rinascita. Il tutto accompagnato da arrangiamenti orchestrali raffinati, che hanno reso ancora più preziosa ogni singola nota.
Trieste ha risposto con affetto, emozione e una partecipazione autentica. Fiorella Mannoia, ancora una volta, ha lasciato il segno.