Pilat canta, Trieste si emoziona: “El tram de Opcina” torna a casa (VIDEO)

Pilat canta, Trieste si emoziona: “El tram de Opcina” torna a casa (VIDEO)

Dopo lunghi anni di attesa, il tram di Opicina tornerà finalmente in servizio domani, sabato 1° febbraio, restituendo alla città uno dei suoi simboli più amati e rappresentativi. Un ritorno che è molto più di un semplice evento infrastrutturale: è un momento di festa per Trieste, che riabbraccia un pezzo della propria storia.

Per celebrare questa giornata speciale, il Maestro Lorenzo Pilat ha realizzato un video in cui intona “El Tram de Opcina”, la celebre canzone dialettale ispirata al tram e alla sua storia travagliata. Il video è stato registrato dal direttore di Trieste Cafe, Luca Marsi, e diffuso sui canali del giornale online, raccogliendo l’entusiasmo e l’emozione di tanti triestini.

Il tram di Opicina, fin dalla sua inaugurazione nel 1902, è stato protagonista di vicende e aneddoti che lo hanno reso leggendario. L’episodio più noto, che ha ispirato la canzone, risale al 10 ottobre 1902, pochi mesi dopo l’apertura della linea Trieste-Opicina.

Quel giorno, a causa di un guasto ai freni, il tram iniziò una corsa incontrollata lungo la ripida discesa di Scorcola, deragliando e abbattendo due pali elettrici. Uno di questi finì su una casa, provocando ingenti danni. A bordo c’erano quattro persone: tre riuscirono a saltare in tempo, mentre il conducente Antonio Sossich rimase bloccato, riportando una frattura a una gamba. Nonostante l’incidente, Sossich visse fino all’età di 101 anni, diventando un personaggio leggendario nella memoria collettiva della città.

Quella disavventura divenne presto oggetto di ironia popolare, trasformandosi in una canzone che riprendeva il motivo di un altro brano dialettale. Nel 1916, il Maestro Franz Zitta ne curò l’arrangiamento musicale, dando vita a quella che oggi è conosciuta come El Tram de Opcina, un pezzo iconico della tradizione triestina.

 

Il testo della canzone, scritto in dialetto triestino, trasforma l’incidente in un racconto dal tono leggero e vivace, unendo il tipico sarcasmo triestino alla memoria storica della città:

“E anca el Tran de Opcina

Xe nato disgrazià:

vignindo zo’ pe’ Scorcola

‘na casa el ga ribaltà.

Bona de Dio

Che iera giorno de lavor

E drento no ghe iera

Che ‘l povero frenador.”

 

L’ironia del brano rispecchia perfettamente lo spirito della città: anche di fronte agli imprevisti, i triestini hanno sempre saputo riderci sopra, trasformando un episodio sfortunato in un simbolo della propria identità.

Nato a Trieste nel 1938, Lorenzo Pilat è un cantautore di fama internazionale, noto per la sua carriera musicale ma anche per il forte legame con le tradizioni della sua città. La sua interpretazione di El Tram de Opcina è tra le più celebri e ha contribuito a mantenere viva la memoria di questo brano storico.

Con il video inviato a Trieste Cafe, Pilat ha voluto rendere omaggio al ritorno del tram, sottolineando quanto questo mezzo sia parte integrante dell’anima della città. Un gesto che ha commosso e divertito i triestini, pronti a rivedere il loro amato tram tornare sui binari dopo anni di attesa e polemiche.

Foto Luca Marsi e Aldo Budicin

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