Almerigo Grilz, giovedì evento in via Paduina a 35 anni dalla sua morte

Riceviamo e pubblichiamo

Trieste, 19 maggio, Nessuno Resti Indietro in ricordo di Almerigo Grilz giovedì 19 maggio 2022 dalle 19 in via Paduina

Il maggio 1987, in Mozambico cade colpito mentre riprende un conflitto a fuoco tra gli anticomunisti della Renamo e le truppe governative, Almerigo Grilz, reporter di guerra. 

Alla televisione i telegiornali quel giorno sono trasmessi in forma ridotta per uno sciopero dei giornalisti, all'apertura del Tg1, Paolo Frajese dà la notizia della sua morte, era il primo giornalista italiano a morire su un campo di battaglia dalla fine della seconda guerra mondiale, in una delle tante "guerre dimenticate" dai media dell'epoca. 

Per anni anche la figura di Almerigo Grilz è stata "dimenticata", era morto un giornalista, ma quel giornalista era anche stato un militante politico di rilievo, era stato il capo storico del Fronte della Gioventù di Trieste. 

Se ne ricordavano nella maggior parte dei casi solo per le consuete discriminazioni in nome dell'antifascismo, nonostante la qualità del suo lavoro l'avesse portato ad essere conosciuto in tutto il mondo. Anche se per qualcuno avrebbe scritto solo sulla Rivista Italiana di Difesa. Mentre certi giornali alla notizia della sua morte scrivevano che era un mercenario o favoleggiavano altre storie inventate, altri semplicemente se ne "dimenticavano".

Certo, c'era anche chi non lo dimenticava, e non l'ha mai fatto: la sua comunità politica, ed anche tanti suoi colleghi di lavoro liberi da certi stupidi pregiudizi, finché nel 2002, a Trieste gli venne intitolata una via della sua città. 

Giovedì 19 maggio a 35 anni di distanza dalla sua morte in Mozambico Almerigo Grilz sarà ricordato a Trieste, dall'associazione Nessuno Resti Indietro. 

Militante politico, dirigente nazionale e capo del Fronte della Gioventù di Trieste, consigliere comunale e giornalista di guerra, sarà il primo reporter caduto dopo la seconda guerra mondiale. A differenza di certi suoi colleghi che scrivevano dall'hotel,  Almerigo Grilz i suoi articoli ed i suoi servizi li confezionava sul campo, e così sarà raggiunto alla testa da un proiettile nel corso di uno scontro tra i ribelli della Renamo e le milizie governative marxiste, mentre riprendeva con la sua cinepresa. 

Ogni anno il 19 maggio sotto quella che era la vecchia sede del Fronte di via Paduina si ritrova un intero ambiente, dai vecchi militanti ai più giovani delle organizzazioni di oggi, diverse generazioni unite nel ricordo di Almerigo Grilz. Un militante politico ed un giornalista vero, a differenza della stragrande maggioranza dei giornalisti odierni che non si fanno scrupolo di contrabbandare fake news come realtà, e quando vengono sorpresi " col sorcio in bocca " non hanno nemmeno la decenza di scusarsi, come è accaduto in più di un'occasione con l'attuale conflitto in corso in Ucraina, e si parla delle principali emittenti televisive italiane, del resto nel mondo di oggi volendo grazie ad internet si potrebbe direttamente scrivere articoli senza nemmeno essere sul posto, per non parlare di certi giornalisti/scrittori, con tanto di scorta al seguito sempre impegnati a vedere fantomatici " pericoli neofascisti" dappertutto, d'altronde bisogna pur campare. 

Dà da pensare, come, un affermato giornalista conosciuto a livello mondiale com'era discriminato all'epoca in Italia per la sua attività politica mai rinnegata, viene ancora discriminato oggi, anche nella sua città, dalla cosiddetta "stampa che conta", comunque ogni anno c'è chi mantiene vivo il suo ricordo.

Sono già iniziate le polemiche anche quest'anno sul giornale locale come sul web, si sono visti alcuni commenti negativi, anche a 35 anni dalla sua morte, in particolare proprio il 14/5 è apparsa una lettera, sul giornale di Trieste, dove lo scrivente auspica che un domani non venga intitolata una scuola di giornalismo ad Almerigo Grilz. Magari prossimamente grazie a questo suggerimento si potrebbe organizzare qualcosa in tal senso, magari l'intitolazione di una borsa di studio, con doppio convegno a Trieste e Roma. Chissà.. 

Nella citata lettera, poi, vengono fatti dei riferimenti fuorvianti, la Rhodesia, nel 1980 ha cambiato il suo assetto politico per diventare lo Zimbabwe, quindi con l'anno 1987, e per tutti gli anni '80 non sembra aver molta attinenza, quanto a parlare di atrocità e violenze non è che le milizie marxiste di Mugabe e Nkomo andassero troppo per il sottile, anche verso i civili, nelle loro azioni, e nella guerra civile avevano le loro basi proprio in Mozambico; la stessa cosa vale per l'African National Congress sudafricano dei Mandela, basta pensare che a quelli che venivano sospettati di tradimento veniva messo attorno al collo un copertone che poi veniva incendiato, tanto per limitarsi ad un esempio. Del resto in tutte le guerre, purtroppo, le atrocità stanno da una parte come dall'altra. 

Sulla figura di Almerigo Grilz sono stati scritti libri e numerosi articoli, realizzate trasmissioni televisive, come lo speciale di Terra su Canale 5 realizzato da Toni Capuozzo in occasione del ventennale, sono stati organizzati convegni, mostre fotografiche, la cerimonia in occasione del trentennale della scomparsa presso il consiglio comunale triestino, ed anche questo 19 maggio, alle ore 19, ci sarà chi lo ricorda a Trieste, in via Paduina, sotto quella che è stata la sede storica del suo Fronte della Gioventù. 

a cura dell'associazione Nessuno Resti Indietro