Fumo passivo, giovane triestino: "Voglio respirare aria pulita, basta sigarette sui marciapiedi e nei locali"

Fumo passivo, giovane triestino: "Voglio respirare aria pulita, basta sigarette sui marciapiedi e nei locali"

Una segnalazione accorata, quella condivisa da un triestino sui social, che riaccende il dibattito sul fumo passivo negli spazi pubblici. Il cittadino lamenta la difficoltà di trovare un luogo all’aperto – o persino all’interno dei locali – dove non si sia costretti a respirare il fumo delle sigarette altrui.

Nel post si denuncia il disagio causato da persone che fumano mentre camminano lungo i marciapiedi o si affollano davanti ai bar, impedendo anche a chi non fuma di godere dell’aria aperta. "Mi dà fastidio alla gola e devo trattenere il fiato ogni due per tre", scrive l'autore della segnalazione, spiegando come anche un momento di relax in un locale venga compromesso dalla presenza costante di fumo passivo.

Il triestino propone un intervento deciso da parte delle istituzioni: un divieto generalizzato di fumo negli spazi pubblici, sul modello già adottato in altre città italiane ed europee, per garantire il diritto alla salute di tutti. "Se volete farvi venire il cancro ai polmoni – si legge nel post – non avete il diritto di coinvolgere altri col vostro vizio dannoso".

Una richiesta che apre uno spiraglio di riflessione più ampio sulle politiche sanitarie urbane e sulla tutela collettiva: “Lo Stato dovrebbe tutelare tutti, sia chi vuole fumare, sia chi non lo vuole”. Un tema che, tra marciapiedi affollati e tavolini all’aperto, tocca da vicino la quotidianità di molti triestini.

foto sebastiano visintin