C.S.IR.: 30 Anni di Cooperazione Sindacale Italo-Croata
Il C.S.IR. Italo-Croato Alto Adriatico ripercorre i suoi primi 30 anni
di cooperazione sindacale tra Italia e Croazia
- mercoledì 18 giugno 2025 a Trieste (10.00-13.00) sala Piccola Fenice di Via San Francesco d’Assisi 5 -
Mercoledì 18 giugno 2025 a Trieste, dalle 10.00 alle 13.00, presso la Sala Piccola Fenice di Via San Francesco d’Assisi 5, il C.S.IR. – Consiglio Sindacale Interregionale Italo-Croato Alto Adriatico (https://upperadriatic.irtuc.org/ l’associazione che riunisce le organizzazioni sindacali delle regioni italiane Friuli Venezia Giulia e Veneto e delle contee croate Istriana e Litoraneo-Montana, preposta alle attività e iniziative connesse alla cooperazione transfrontaliera e alla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici frontalieri/e) organizza un evento celebrativo per festeggiare i suoi primi i 30 anni di storia, essendo stata costituita il 19 giugno 1995.
Nell’ambito della mattinata - alla presenza delle persone che ne hanno sempre portato avanti l’attività, tra cui alcuni dei fondatori -, saranno ripercorse le tappe più significative della storia del C.S.IR., che sin dagli anni immediatamente successivi dalla proclamazione dell’indipendenza della Croazia dalla Jugoslavia e fino a oggi ha costantemente lavorato per offrire il punto di vista sindacale sulle principali tematiche che riguardano il mondo del lavoro di Italia e Croazia e, in particolare, la condizione dei lavoratori frontalieri in mobilità tra i due paesi.
Diversi - tra i tanti - sono gli ambiti in cui il C.S.IR. ha operato in questi ultimi 30 anni:
• dalla cooperazione sindacale, al confronto sulla contrattazione collettiva e sulla legislazione del lavoro nei due paesi;
• dall’analisi degli investimenti economici in Italia e in Croazia, alla salvaguardia dei diritti sindacali dei lavoratori;
• dal percorso di adesione all’Unione europea, all’adozione dell’euro da parte della Croazia;
• dalla tutela dei lavoratori frontalieri e del loro diritto a godere di una mobilità equa e non ostacolata, all’ingresso della Croazia nello Spazio Schengen;
• dalla richiesta di una maggiore omogeneità nelle normative nazionali di Italia e Croazia che recepiscono la legislazione comunitaria sul lavoro e sulla sicurezza sociale, al miglioramento dell’Accordo internazionale sottoscritto tra i due paesi in materia fiscale, sempre nella direzione di garantire una piena tutela e una reale equità ai lavoratori e pensionati;
• dall’analisi del preoccupante fenomeno dello spopolamento che sta interessando Italia e Croazia, a quella della legislazione sull’ingresso e il soggiorno dei cittadini di paesi terzi nel mercato del lavoro dei due paesi.
“In tutti i summenzionati ambiti e in particolare in quello della mobilità dei lavoratori frontalieri – ricorda Michele Berti, Presidente del C.S.IR. – persone che incarnano meglio di qualsiasi altra categoria uno dei principi costitutivi dell’Unione europea, vale a dire la libertà di circolazione degli individui, l’associazione ha sempre cercato di portare il proprio contributo costruttivo in termini di soluzioni al dibattito politico-sindacale dei due paesi, senza rinunciare a usare uno spirito critico, quando necessario, e a svolgere un’azione pionieristica di stimolo su alcuni argomenti cruciali, su cui tuttavia è scarso il livello di dibattito. In questa direzione, il C.S.IR. continuerà ad adoperarsi per dare il proprio contributo al completamento della costruzione della comune casa europea”.