Appalti irregolari per scuolabus, 18 denunciati: segnalazioni anche a Corte dei Conti di Trieste
La Guardia di Finanza di Udine ha portato a termine una vasta indagine su presunte irregolarità relative a numerosi appalti per l’acquisto di scuolabus nel Friuli Venezia Giulia. L’inchiesta, diretta dalle Procure della Repubblica di Udine e Pordenone, ha riguardato forniture per oltre 1,6 milioni di euro, riconducibili a procedure bandite da vari enti locali delle province di Udine e Pordenone, risultate tutte assegnate a un’unica società con sede nel Veneziano.
L’operazione “Filobus”, ricostruite 14 procedure di gara
L’indagine, denominata “Filobus”, è stata sviluppata dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Udine a partire dal 2022. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire 14 procedure di appalto con un elemento comune: la pre-individuazione del contraente. Secondo quanto emerso, la società fornitrice degli scuolabus avrebbe avuto contatti diretti con i funzionari pubblici prima dell’indizione delle gare, influenzando contenuti tecnici e capitolati d’appalto.
Sequestri di fascicoli e computer negli uffici tecnici
I finanzieri hanno eseguito perquisizioni negli uffici di diversi enti, sequestrando documentazione, email e computer utilizzati per la gestione delle procedure. Le comunicazioni acquisite avrebbero evidenziato accordi illeciti tra funzionari e il responsabile commerciale della società veneta, con capitolati costruiti su misura per ridurre o annullare la concorrenza, consentendo alla stessa azienda di vincere le gare con ribassi minimi.
Diciotto funzionari denunciati e primi esiti giudiziari a Udine
Per i fatti ipotizzati sono stati denunciati 18 funzionari pubblici e un agente di vendita della società fornitrice, per il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Già quattro procedimenti sono stati definiti in primo grado dal Tribunale di Udine, con due condanne e due patteggiamenti.
Profili erariali e segnalazione alla Procura della Corte dei Conti di Trieste
Le indagini hanno fatto emergere anche possibili responsabilità erariali per la duplicazione di costi e la mancata contestazione di penali contrattuali per ritardi nelle consegne degli scuolabus. Per queste circostanze i finanzieri hanno trasmesso gli atti alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Trieste, che valuterà gli eventuali danni erariali e le responsabilità amministrative.
Presunzione di innocenza
Le informazioni diffuse riguardano una fase di indagine preliminare: tutti gli indagati devono ritenersi presunti innocenti fino a eventuale sentenza definitiva. L’azione della Guardia di Finanza testimonia l’impegno nel contrasto allo spreco di risorse pubbliche e nella tutela della concorrenza, a beneficio dei cittadini e delle imprese corrette.