Addio sassi, benvenuta sabbia: il sogno triestino di trasformare Barcola in una nuova Copacabana

Addio sassi, benvenuta sabbia: il sogno triestino di trasformare Barcola in una nuova Copacabana

Una visione d’estate, un sogno che profuma di mare e ambizione. È la proposta, suggestiva e quasi poetica, di un triestino che immagina una Barcola completamente trasformata in una spiaggia di sabbia fine e dorata, degna delle più iconiche località balneari del mondo.

Niente più sassi né pedane di cemento, ma una distesa di sabbia che scintilla sotto il sole del Golfo, ombrelloni ordinati, chioschi curati e il profilo del Castello di Miramare che si specchia in un mare turchese da cartolina.

L’immagine che accompagna l’idea — quasi una finestra su un sogno tropicale — mostra ciò che potrebbe essere una nuova Copacabana triestina, dove la bellezza naturale incontra un tocco di glamour internazionale.

Per molti, una suggestione destinata a restare tale. Ma per altri, un simbolo di rinascita e coraggio urbano, una visione capace di unire la tradizione della città con una vocazione turistica più moderna e solare.

Barcola come emblema di una Trieste che osa, che guarda oltre, che vuole abbracciare il mare non solo come panorama, ma come stile di vita. Un sogno? Forse. Ma, come spesso accade, i sogni più audaci nascono proprio dalle rive di casa.