Ad Ore 14 di scena la Trieste dei segreti: il caso Resinovich tra cinghiali e telecamere sfuggenti. Tutto un mistero!!

Ad Ore 14 di scena la Trieste dei segreti: il caso Resinovich tra cinghiali e telecamere sfuggenti. Tutto un mistero!!

Nel programma pomeridiano di Rai 2, condotto da Milo Infante, è stato dedicato ampio spazio al mistero della scomparsa e della morte di Liliana Resinovich. L'inviata Nicole Di Giulio, insieme al collega Mattia Carchia, ha presentato aggiornamenti e analisi sulle telecamere di sicurezza che avrebbero ripreso gli ultimi spostamenti della donna.

Telecamere e movimenti: un enigma irrisolto

Durante la puntata, è stata analizzata la ricostruzione del percorso di Liliana attraverso le immagini delle telecamere. Gli esperti si sono interrogati sull’apparente capacità della donna di evitare i punti di sorveglianza, mettendo in dubbio che potesse pianificare un percorso così complesso da sola. “È inverosimile che una persona senza preparazione possa sfuggire a così tante telecamere,” ha affermato uno degli esperti intervenuti.

La prova genetica e la degradazione dei reperti

Uno degli argomenti centrali della trasmissione ha riguardato l’analisi dei reperti genetici. Secondo gli esperti forensi, il materiale trovato sugli indumenti di Liliana potrebbe essere compromesso a causa della cattiva conservazione. “La condizione dei reperti era pessima,” hanno confermato durante la puntata, aprendo interrogativi sull'affidabilità delle prove future e sul ruolo che queste potrebbero avere nell'identificazione di eventuali soggetti terzi.

Sebastiano Visintin: le dichiarazioni e i sospetti

Nel corso della trasmissione è stato intervistato Sebastiano Visintin, il marito di Liliana, che ha ribadito il suo shock per le nuove informazioni emerse, come le presunte fratture non rilevate inizialmente sul corpo della moglie. Visintin ha espresso frustrazione e dubbi sulla gestione del caso, sostenendo di essere sempre stato aperto alla collaborazione e di non comprendere le accuse mosse contro di lui.

Gli interrogativi sul lasso di tempo della scomparsa

Uno dei punti cruciali sollevati durante il programma è stato il mistero sui 20 giorni intercorsi tra la scomparsa e il ritrovamento del corpo di Liliana. Gli esperti hanno discusso le possibili dinamiche, evidenziando l’improbabilità che il corpo potesse rimanere in un’area boschiva per tanto tempo senza essere scoperto o danneggiato dalla fauna locale, come i cinghiali. “È impossibile che un corpo rimanga intatto per 20 giorni in una zona così frequentata dagli animali,” ha commentato l’esperto zoologo Nicola Bressi.

Ipotesi e indagini future

La trasmissione ha concluso con una riflessione sulle indagini ancora in corso e sulle possibili nuove piste da seguire, in attesa dei risultati della perizia genetica definitiva. “L’unica certezza è che ci sono ancora molti interrogativi aperti,” ha affermato Milo Infante, lasciando il pubblico in sospeso e in attesa di ulteriori sviluppi.