Trieste, l’appello di una cittadina: “Ricette mediche solo online? Gli anziani restano esclusi”
Una cittadina triestina ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla crescente digitalizzazione delle ricette mediche bianche e delle pratiche sanitarie, temendo che i cittadini più anziani, meno avvezzi alle tecnologie digitali, possano trovarsi in difficoltà. “Gli anziani, che rappresentano una larga fetta degli utenti, come faranno?” si chiede, puntando il dito sull'impatto negativo che questa transizione potrebbe avere su chi non è abituato a utilizzare il web.
Una testimonianza dal periodo Covid: la difficoltà di accedere ai servizi
La triestina ha ricordato un episodio accaduto durante la pandemia, in piena zona rossa: “Mi trovavo al centro civico di Opicina e ho incontrato una signora molto anziana che piangeva perché non sapeva come prendere appuntamento per rifare la carta d'identità. Era sola e senza familiari che la potessero aiutare.” Questo ricordo mette in evidenza un problema di accesso ai servizi digitali che diventa più urgente con il passare del tempo.
L’idea di uno sportello per l’assistenza digitale agli anziani
Secondo la cittadina, sarebbe utile creare uno sportello di supporto dedicato a chi ha difficoltà con le pratiche online: “Un servizio in cui le persone anziane possano trovare un operatore che le aiuti in attività come il ritiro delle ricette online o la prenotazione di appuntamenti.” L’idea di uno sportello fisico potrebbe essere estesa a enti come le poste, l'agenzia delle entrate, i centri civici e persino gli studi dei medici di base, per offrire un supporto mirato a chi è meno abituato all’uso delle tecnologie.
Una proposta per impiegare i disoccupati
Nella sua proposta, la cittadina sottolinea anche un’opportunità sociale: “Di disoccupati ne abbiamo, no?” Si potrebbe creare un sistema in cui giovani senza lavoro o persone in cerca di un impiego temporaneo possano ricevere una formazione per supportare gli anziani nei servizi digitali.
L’importanza di una città inclusiva per tutte le età
In una città come Trieste, con una popolazione anziana significativa, l’appello della cittadina solleva una questione centrale: l’inclusione e l’accessibilità dei servizi pubblici. Il rischio, infatti, è che la spinta alla digitalizzazione lasci indietro una parte vulnerabile della comunità. Il suggerimento di creare punti di supporto per anziani rappresenta un passo verso una città più equa e inclusiva, in cui tutti possano accedere ai servizi di cui hanno bisogno senza sentirsi esclusi.