Morto Sergio Facchini, storico militante della sinistra sindacale triestina e dirigente di Rifondazione Comunista

In memoriam
SERGIO FACCHINI (di Igor Kocijančič - Partito della Rifondazione Comunista - Federazione di Trieste)
 
In questo periodo avaro già di per sé di buone notizie e note positive, venerdì 3 dicembre ha destato profondo dispiacere in tutte e tutti noi apprendere la notizia della morte di Sergio Facchini, storico militante della sinistra sindacale triestina e dirigente del Partito della Rifondazione Comunista, spentosi all'età di 83 anni.
 
Sergio non stava bene già da alcuni anni, tanto che proprio nel primo periodo di insorgenza della pandemia si era reso necessario il suo ricovero in una struttura protetta e da allora, essendo le visite praticamente interdette, era possibile sapere qualcosa sul suo stato di salute solo attraverso i familiari.
Con Sergio Facchini se ne va un altro dei fondatori della Federazione provinciale di Rifondazione Comunista, ma se ne va soprattutto un compagno di grande spessore culturale e che sapeva relazionarsi con il mondo e fare politica con gentilezza, una qualità che ai giorni nostri sembra scomparsa.
Da sempre orientato a sinistra e attivo nel polo delle forze democratiche e progressiste, Sergio Facchini si formò soprattutto nel sindacato scuola della CGIL a fine anno Sessanta e soprattutto negli anni Settanta, quando ricoprì anche diversi incarichi esecutivi a livello provinciale e regionale, mantenendo il suo ruolo di insegnante che lo portò ad operare in diverse scuole medie superiori della nostra città. Militò nel PCI e all'ultimo congresso aderì alla mozione Ingrao, come tante/i altre/i compagne/i che in seguito avrebbero dato vita al Partito della Rifondazione Comunista. Si impegnò fin dall'inizio per dare una struttura locale solida al nostro partito, del quale fu apprezzato dirigente provinciale e regionale in tutti questi anni, senza mai relegare in secondo piano l'impegno a livello territoriale: contribuì attivamente, infatti, anche all'attività del Circolo territoriale 1° Maggio e all'attività della Casa del popolo di Sottolongera.
 
Nel 1998, all'epoca della scissione posta in atto dal PdCI, fu proclamato segretario del Partito della Rifondazione Comunista provinciale in un periodo difficilissimo nel quale, oltre all'asprezza dello scontro politico “interno” ed al tentativo di emarginazione del nostro partito da parte del centro sinistra, si rese necessario anche dirigere con fermezza un'estenuante trattativa riguardante la suddivisione delle sedi e del “patrimonio”.
 
Sergio resse da segretario la Federazione di Trieste fino all'autunno del 2001 e rimase, fino a quando la salute glielo concesse, un militante attivo del Circolo territoriale di Dolina (da quando si trasferì in quel comune) e un apprezzato dirigente provinciale e regionale.
 
Con la sua morte perdiamo un compagno colto, disponibile, esperto e preparato, ma perdiamo soprattutto un uomo notevole, che trascorse la vita all'insegna della gentilezza.