Bucci rassicura Trieste: “Altro che crollo, stagione crocieristica 2025 sarà ottima. Allarmi ingiustificati” (VIDEO)
L’esperto di navi da crociera interviene in diretta su Trieste Cafe e smonta le voci su un presunto crollo del turismo marittimo. “Nel 2026 serviranno correttivi, ma il 2025 sarà una stagione da ricordare”
Nel corso della trasmissione “Turismo tra crociere, eventi e… ippodromo”, andata in onda lunedì 19 maggio, Maurizio Bucci, riconosciuto esperto di crocieristica, ha commentato con fermezza le recenti previsioni catastrofistiche riguardanti l’andamento della stagione turistica 2025 legata alle navi da crociera. Ad accompagnarlo in trasmissione, l’imprenditore Riki Ramazzina e l’opinionista Stefano Rebek, sotto la conduzione del direttore di Trieste Cafe Luca Marsi.
“Le crociere a Trieste? Stagione 2025 in linea con quella dell’anno scorso”
Bucci ha esordito smentendo con decisione i timori di un forte calo di presenze: «Quella del -35% è una baggianata. Non si possono fare paragoni realistici a inizio stagione. È vero che abbiamo avuto una nave in meno, ma i numeri complessivi reggeranno: stessi turisti, stesse navi, stessi ormeggi».
Il focus si sposta quindi sull’importanza di attendere l’intero andamento stagionale prima di trarre conclusioni affrettate: «L’allarme lanciato sul 2025 era prematuro. Il vero punto critico, semmai, sarà il 2026: lì bisognerà intervenire per non perdere terreno».
“Nel 2026 qualche preoccupazione c’è, ma evitiamo falsi allarmi”
Proiettandosi al futuro, Bucci non ha nascosto la necessità di riflessioni strutturali: «Dal 2026 sarà necessario rivedere le strategie per mantenere il livello raggiunto. Ma attenzione: i dati devono essere letti correttamente. A inizio stagione, avere due navi invece di quattro può sembrare un dimezzamento, ma è un’illusione ottica. La programmazione prosegue fino a dicembre, con la partenza di un giro del mondo».
“I social amplificano polemiche, ma i triestini capiscono il valore della crocieristica”
Un passaggio molto diretto è stato dedicato anche a chi, sui social, critica duramente il traffico crocieristico: «Alcuni utenti rappresentano una minoranza rumorosa. Prima dell’era digitale, nessuno li ascoltava. Oggi i social amplificano ogni malumore. Ma i triestini stanno capendo quanto vale questo settore: turismo significa economia, lavoro, sviluppo. Le critiche? Le solite: il parcheggio sulle Rive. Ma lo ripeto: le Rive devono essere libere dalle auto, restituite a pedoni, alberi, chioschi e gelaterie».
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