Servizio Idrico, Adesso: «Scadenza 2027 vicina, porteremo questione nelle Commissioni Permanenti»

Servizio Idrico, Adesso: «Scadenza 2027 vicina, porteremo questione nelle Commissioni Permanenti»

A fronte della bocciatura della delibera per l'istituzione di una Commissione Speciale sul Servizio Idrico Integrato da parte della maggioranza di centro-destra, avvenuta la scorsa settimana in Consiglio Comunale, Adesso Trieste annuncia che le medesime audizioni previste in quella proposta saranno richieste nell'ambito delle Commissioni permanenti.  

«La maggioranza non può continuare a evitare un approfondimento e un dibattito doverosi per un servizio pubblico fondamentale come l’acqua - dichiara Riccardo Laterza, Capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio Comunale - e a maggior ragione perché la scadenza della concessione ad AcegasAPSAmga è molto vicina: il Comune deve arrivarci con un piano chiaro e condiviso con la cittadinanza. Per noi si tratta di un’occasione storica di allineare Trieste al resto dei Comuni della Regione e optare per una gestione pubblica, in accordo con il risultato storico dei referendum del 2011: la maggioranza assoluta degli italiani e dei triestini si era espressa in maniera chiara, e nessuna coalizione politica ha mai raccolto un consenso così ampio».

Laterza snocciola poi alcuni dati relativi alla gestione attuale del servizio: «Dal 2017 al 2022, dunque al netto dei soldi pubblici del PNRR, gli investimenti dell'azienda sulla rete sono diminuiti - da 50 mln di € a 37 mln di € - mentre nello stesso periodo il MOL aumentava da 133 mln di € a 207 mln di €. Nel 2022 l'acquedotto triestino perdeva il 42,4% dell'acqua immessa in rete. Secondo i dati del 2024 una famiglia triestina spende 467€ per 150mc d'acqua, contro i 354€ di media nazionale e i 323€ di media del Nord Italia. Un'acqua salatissima, insomma. C'è inoltre il tema dei livelli occupazionali: nonostante nel 2013 il Gruppo Hera si fosse impegnato a mantenere i posti di lavoro sul territorio, l'azienda è passata dai 1000 dipendenti del 2012 ai 787 del 2022».

Alla conferenza stampa erano presenti anche Marcantonio Papagni (FEMCA CISL, sindacato che aveva proposto a tutte le forze politiche di istituire la Commissione Speciale), e Franco Gei (CISAL Federenergia). 

«Il 2027 è dietro l'angolo. Trieste non può e non deve restare indietro su quanto indicato dalla Regione FVG, ovvero un soggetto unico gestore del sistema idrico integrato, ovviamente pubblico. I convegni della FEMCA CISL svoltisi nello scorso anno vanno in quella direzione. Auspichiamo l'apertura di tavoli istituzionali che la seguano», dichiara Papagni.

«Considerando che spetta all'Ente Locale, nel nostro caso il Comune di Trieste, controllare e dare gli indirizzi per un servizio adeguato alle esigenze dei cittadini, si ha l'impressione che sia l'azienda, invece, a dare al Comune le direttive e linee da attuare», chiosa Gei.