Rivolta nel carcere di Trieste ha causato danni per 200mila euro

Rivolta nel carcere di Trieste ha causato danni per 200mila euro

La rivolta in carcere a Trieste, scoppiata la sera dell'11 luglio per le difficili condizioni di detenzione, ha causato danni per 200mila euro. Lo ha reso noto la delegazione di Forza Italia Fvg che oggi ha visitato la casa circondariale Ernesto Mari e incontrato il direttore Graziano Pujia. "Il piano per la sistemazione di quanto è stato danneggiato prevede interventi per 200mila euro" ed è la cifra che verrà "chiesta dal carcere di Trieste al Dipartimento di amministrazione penitenziaria", ha spiegato il responsabile Giustizia di Fi Fvg, Franco Dal Mas, rendendo noto quanto riferito alla delegazione dal direttore della struttura. "Permane - ha aggiunto Dal Mas - il problema delle cimici nei materassi". Nel tempo interventi sono già stati portati a termine, "ma il direttore ci ha dato rassicurazione che sta affrontando seriamente il problema e pensa di risolverlo con il mese di agosto affidando un ulteriore intervento a una ditta specializzata". Secondo quanto riferito dalla direzione, ha sottolineato il capogruppo di Fi in Consiglio regionale, Andrea Cabibbo, al momento nella casa circondariale persiste anche il problema del sovraffollamento: ci sono "243 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 148. Il 30% è costituito da tossicodipendenti e la percentuale di stranieri è molto alta, intorno al 40%. Abbiamo visitato alcune celle dove si arrivano ad avere anche nove letti e dove è difficile garantire quei 3 metri quadrati che le sentenze della Corte di giustizia europea impongono come spazio vitale". (ANSA) FMS