Operazione MPS-Mediobanca: un intreccio tra finanza e strategie industriali

Operazione MPS-Mediobanca: un intreccio tra finanza e strategie industriali

"A proposito dell'operazione al centro dell'attenzione mediatica in questi giorni, un punto cruciale sarà a nostro avviso chiarire se l’Ops lanciata dal Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, con il favore della politica e la spinta dei due azionisti Caltagirone e eredi di Del Vecchio, raccolti in Delfin, sia un’operazione di mercato con una strategia industriale o piuttosto un’operazione focalizzata a modificare gli equilibri di potere nei "santuari" della finanza italiana, prima in Mediobanca e a cascata in Generali, che rappresenta la “cassaforte del risparmio degli italiani”.

Questa operazione, infatti, sembra avere molteplici obiettivi: non solo la creazione di un terzo polo bancario, dopo quello di Intesa e Unicredit, ma anche e soprattutto quello di riuscire a stabilire il controllo sul Gruppo Generali.

Gli attuali vertici di Mediobanca e Generali puntano alla crescita guardando con favore alle alleanze internazionali, esempio recentissimo è l’annuncio di un’intesa tra Generali e la francese Natixis per la gestione congiunta di 1.900 miliardi di risparmi, intesa che invece pare non trovare sostegno nei soci Caltagirone e Delfin. E’ in questo scenario che nasce l’impresa del terzo polo bancario dagli esiti per adesso imprevedibili.

La FNA seguirà con massima attenzione tutti gli sviluppi dell’operazione: le aggregazioni societarie rispondono all’interesse nazionale se producono effetti positivi sotto il profilo industriale, occupazionale e finanziario, non se diventano parte di un risiko dettato da mere logiche di potere che rischia di minare un modello di relazioni industriali che, nel Settore Assicurativo e in Generali, in questi anni ha visto un dialogo sociale incentrato sull’attenzione ai territori, sulla salvaguardia dell’occupazione e sul valore del lavoro."

A riferirlo la segretaria nazionale della Federazione Nazionale degli Assicuratori