La "Rete di Trieste" sbarca a Roma: oltre 700 amministratori uniti dalla fede e dall’impegno civico
La "Rete di Trieste (Perfino) più di un partito", che conta oggi oltre 700 amministratori locali di ispirazione cristiana appartenenti a diversi schieramenti politici, ha ufficializzato la sua dimensione nazionale durante l'incontro svoltosi a Roma il 14 e 15 febbraio.
Tra i principali promotori dell’iniziativa c’è Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio regionale del FVG, che ha sottolineato l’importanza dell’impegno dei credenti in politica:
"La Settimana sociale ha rappresentato un momento di svolta. La nostra 'rete' non è un partito, né una lobby, ma un luogo trasversale per arginare i danni di un bipolarismo esasperato. Vogliamo offrire risposte concrete alla crisi dei partiti e della democrazia."
Focus su comunità, giovani e inclusione
Per Trieste, hanno partecipato all’evento Paolo Altin e Giorgio Sclip, che hanno ribadito la volontà di superare le divisioni politiche attraverso il dialogo e la collaborazione.
"Mi auguro – ha dichiarato Altin – che questo percorso possa costruire relazioni politiche oltre le polarizzazioni. Abbiamo discusso di welfare inclusivo, coinvolgimento giovanile e città a misura di tutti, ascoltando esperienze innovative provenienti da tutto il Paese."
Giorgio Sclip ha evidenziato le finalità sociali del progetto:
"È un servizio alla comunità, nato dalla Settimana Sociale di Trieste, che mette al centro chi spesso è dimenticato: poveri, anziani senza casa, giovani costretti a emigrare, migranti, carcerati. Le competenze dei partecipanti rappresentano un patrimonio collettivo che potrà incidere sul dibattito politico dei prossimi anni."
Un network trasversale e orientato all’azione
L’incontro romano ha visto la partecipazione di politici nazionali e locali di varie appartenenze politiche, accomunati dal riferimento alla Dottrina sociale della Chiesa e da percorsi formativi in ambito cattolico. Presenti anche esponenti delle principali organizzazioni laicali ecclesiali. A rappresentare la Regione FVG, tra gli altri, Carlo Bolzonello, a conferma della trasversalità politica dell’iniziativa.
Obiettivo: buona amministrazione in cento città
La Rete di Trieste punta ora a dotarsi di una Carta d’identità e di una governance snella e bipartisan, scelta tramite sorteggio, come ha spiegato Russo: "Ci fidiamo l’uno dell’altro e vogliamo che questo si rifletta anche nel modo in cui ci organizziamo." L’obiettivo è ambizioso: presentare in cento città, in contemporanea, una proposta di buona amministrazione con un momento culminante previsto dopo Pasqua.
Sono già operativi canali di comunicazione digitali per chi desidera seguire l’evolversi del progetto.