Cgil, il manifatturiero resti strategico per Trieste

Cgil, il manifatturiero resti strategico per Trieste

"La vicenda Wartsila deve portare una volta di più a una riflessione sulla direzione del futuro di Trieste, sempre più slegato dal manifatturiero. Il fatto che la città sede del principale gruppo mondiale della cantieristica abbia perso la produzione di motori pone pesanti incognite sull'assenza di strategie e di politiche industriali, anche se a compensare la perdita c'è l'arrivo di Msc". Lo afferma il segretario generale della Cgil Trieste, Massimo Marega, a margine della tre giorni di incontri al Kulturni Dom di Prosecco. Gli addetti nel manifatturiero, sottolinea Marega, rappresentano oggi solo l'11% del totale degli occupati in provincia, a fronte del 14% del 2013 e di una percentuale regionale che, sia pure in calo, si assesta attualmente al 24%, più del doppio rispetto a Trieste. "Se il turismo ha dato indubbiamente un contributo alla tenuta dell'occupazione negli ultimi anni - sostiene Marega - crediamo che il futuro di questa città non possa essere legato soltanto a questo comparto. Crediamo che serva un'idea, un modello di sviluppo frutto di strategie e di logiche condivise, senza deleghe in bianco all'intervento dei privati nel settore immobiliare, che rischia di essere caratterizzato, a Porto Vecchio e non solo, da logiche speculative e da ricadute sul territorio inferiori alle attese". (ANSA). FMS ANSA