Paris MoU, Trieste in prima linea: bandita una nave recidiva nei controlli di sicurezza

Paris MoU, Trieste in prima linea: bandita una nave recidiva nei controlli di sicurezza

La Guardia Costiera di Trieste inaugura il 2025 con un provvedimento straordinario: il bando per tre mesi di una nave general cargo battente bandiera Belize da tutti i porti italiani e dei Paesi aderenti al Paris MoU (Memorandum of Understanding di Parigi). La decisione è stata presa dopo la terza detenzione in 36 mesi per violazioni legate alla sicurezza.

Il provvedimento di bando: una misura internazionale

Come previsto dalle norme del Paris MoU, il bando scatta automaticamente alla terza detenzione, vietando temporaneamente l’accesso ai porti e alle acque territoriali nazionali ed europee. Il divieto durerà tre mesi ed è stato notificato al Comando della nave, al suo armatore e ai Paesi firmatari del Memorandum.

Questo strumento è essenziale per contrastare comportamenti irresponsabili che mettono a rischio la navigazione sicura, l’ambiente marino e la vita umana in mare, oltre a garantire condizioni dignitose per gli equipaggi.

Le carenze della nave: un pericolo per mare ed equipaggi

La nave fermata presentava gravi carenze strutturali e operative, tra cui:

  • Mancanza di manutenzione adeguata,
  • Carenze nei sistemi di sicurezza,
  • Condizioni di lavoro e vita non conformi agli standard internazionali.

Questi aspetti non solo mettono a rischio l’equipaggio, ma rappresentano anche una minaccia per l’ambiente marino e costiero.

Il bilancio delle attività della Guardia Costiera nel 2024

Il Capitano di Vascello Luciano Del Prete, Comandante del porto di Trieste e Direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia, ha illustrato i risultati delle attività ispettive dello scorso anno:

  • 74 ispezioni effettuate nei porti della regione,
  • 23 provvedimenti di detenzione per navi che non rispettavano gli standard di sicurezza,
  • Deferimento dei casi più gravi alle Autorità Giudiziarie competenti.

Questi numeri dimostrano il rigore e la costanza del lavoro della Guardia Costiera, che si conferma un presidio essenziale per la sicurezza marittima e ambientale.

Trieste in prima linea per la sicurezza marittima

L’attività del Nucleo Ispettori Port State Control di Trieste è un tassello fondamentale nel sistema di controllo marittimo internazionale, con un’azione mirata a:

  • Garantire la sicurezza della navigazione,
  • Tutela dell’ambiente marino,
  • Salvaguardia della vita umana in mare.

Il caso della nave sub-standard bandita è un chiaro messaggio che sottolinea l’importanza di rispettare rigorosi standard internazionali nel trasporto marittimo.

Un futuro più sicuro per la navigazione

L’impegno della Guardia Costiera non si limita all’ispezione, ma include un’azione educativa e preventiva per migliorare le condizioni del traffico marittimo e proteggere le risorse naturali. Trieste si conferma così un punto di riferimento per l’intera rete marittima europea, contribuendo a garantire un futuro più sicuro e sostenibile.