Caserma di Banne, Repini (PD): “Il Comune faccia chiarezza e avvii un percorso di rigenerazione partecipata”

Caserma di Banne, Repini (PD): “Il Comune faccia chiarezza e avvii un percorso di rigenerazione partecipata”

La consigliera comunale Valentina Repini del Partito Democratico – Demokratska Stranka ha presentato un’interrogazione al sindaco e all’assessore alle Politiche del Territorio Michele Babuder, chiedendo chiarezza sul futuro dell’ex Caserma Monte Cimone di Banne, da anni in stato di abbandono.

L’iniziativa arriva dopo le recenti dichiarazioni dell’assessore Babuder, che – nel corso di una conferenza sulla rigenerazione urbana – avrebbe citato l’area come esempio di progetto in corso per la creazione di un campus con residenze temporanee per studenti e spazi comuni, nonostante si tratti di un sito ancora di proprietà del Demanio dello Stato.

Repini chiede che l’Amministrazione comunale renda pubbliche informazioni chiare su quali progetti siano effettivamente in corso, quali risorse economiche siano previste e quando verranno coinvolti i cittadini di Banne e la Circoscrizione nella definizione del futuro dell’area.

La consigliera propone inoltre l’attivazione di un tavolo tecnico tra Comune, Agenzia del Demanio e Regione Friuli Venezia Giulia, per affrontare in modo strutturato le questioni legate alla sdemanializzazione, alla bonifica e alla valorizzazione del complesso, oggi in grave stato di degrado.

“L’ex Caserma Monte Cimone rappresenta il più vasto sito dismesso del territorio comunale – dichiara Repini – e merita un progetto serio, sostenibile e condiviso con la cittadinanza, che valorizzi il patrimonio storico, naturalistico e ambientale di Banne, contrastando ogni ipotesi speculativa o invasiva per l’ambiente. Dopo anni di mozioni, sopralluoghi e promesse, è tempo che la Giunta metta in campo azioni concrete e stanzi risorse adeguate per lo studio di fattibilità già proposto e mai attuato.”

Repini evidenzia inoltre che, nonostante gli impegni presi dalla Giunta con l’Ordine del Giorno allegato alla Delibera n. 43/2022 – che prevedeva risorse per tre studi di fattibilità, tra cui quello dedicato alla riqualificazione della Caserma di Banne – negli ultimi Documenti Unici di Programmazione e nei Bilanci comunali non risultano fondi stanziati, con la conseguente mancata attuazione degli obiettivi dichiarati.

“La rigenerazione dell’ex Caserma Monte Cimone può e deve diventare un modello di progettazione partecipata – conclude Repini – con il coinvolgimento dei residenti, delle associazioni e delle istituzioni locali. Serve una visione lungimirante e trasparente, non annunci vaghi o operazioni calate dall’alto.”