Cabinovia a Trieste: Altin critica, Cason apre a modifiche nel confronto su Trieste Cafe (VIDEO)

Cabinovia a Trieste: Altin critica, Cason apre a modifiche nel confronto su Trieste Cafe (VIDEO)

La serata di Trieste Cafe ha visto un confronto acceso tra Paolo Altin, capogruppo in Consiglio comunale di Punto Franco, e Roberto Cason, consigliere comunale del gruppo misto – Idea Giuliana. Il tema centrale del dibattito è stata la tanto discussa cabinovia, un’opera che continua a dividere la politica e l’opinione pubblica triestina.

Paolo Altin: "Un'opera che nessuno vuole"

Paolo Altin ha aperto il confronto sottolineando la scarsa popolarità della cabinovia, non solo tra i cittadini, ma anche all'interno della stessa maggioranza. “Ci stiamo aggrappando a un'opera che nessuno sostiene con vigore. Abbiamo raccolto moltissime firme contro la cabinovia e tante persone ci hanno manifestato la loro contrarietà,” ha affermato Altin, evidenziando come il progetto sembri essere ormai in un "cul-de-sac" da cui è difficile uscire.

Critiche all’impatto ambientale e turistico

Altin ha poi espresso forti dubbi sull’effettiva utilità dell’opera, sia in termini di impatto turistico che ambientale. “Abbiamo preferito fin dall'inizio un altro tipo di intervento, che non creasse l'impatto che la cabinovia provoca,” ha detto, criticando la mancanza di una visione coerente e sostenibile dietro l'opera. “Non avrà nemmeno quell’utilizzo turistico che qualcuno all’interno della maggioranza ventilava,” ha aggiunto.

Un progetto europeo senza vincoli ambientali

Cason ha ricordato come il progetto fosse inizialmente parte di un bando europeo, privo dei requisiti stringenti legati al PNRR, ma che successivamente ha perso quell’asse di finanziamento proprio per motivi legati ai vincoli ambientali. “Non mi sorprende che il Ministero si attivi per proseguire il progetto, ma resta il fatto che non è un'opera che merita questo impegno.”

Roberto Cason: "Possibili modifiche al progetto"

Roberto Cason ha offerto una prospettiva più pragmatica, aprendo alla possibilità di apportare modifiche al progetto della cabinovia. “Io ho sempre guardato alla cabinovia con un occhio critico. Ad esempio, la tratta fino a Opicina poteva essere sostituita da un servizio navetta elettrico,” ha dichiarato, sottolineando come sarebbe stato preferibile portare la cabinovia fino a Montegrisa piuttosto che fermarsi a Opicina.

La questione del vincolo monumentale sul Porto Vecchio

Un altro punto chiave sollevato da Altin riguarda il vincolo monumentale sul Porto Vecchio. “Anche se il Ministero concede i fondi, resta la contrarietà della Soprintendenza del Ministero della Cultura per quanto riguarda il tratto orizzontale,” ha spiegato, sottolineando come questo sia un ulteriore ostacolo che continua a rallentare il progetto.

Tram leggero: l’alternativa mancata

Altin ha suggerito che un progetto di tram leggero, che attraversasse il Porto Vecchio e le rive, avrebbe potuto rappresentare una soluzione più sostenibile e meno divisiva. “Se avessimo pensato a un tram leggero, oggi saremmo ben più avanti,” ha concluso, criticando la scelta di investire nella cabinovia.

L’opposizione di Cason: "Se non tocca le tasche dei cittadini, avanti"

Cason, pur manifestando una certa apertura a variazioni del progetto, ha ribadito la necessità di evitare che i costi dell'opera ricadano sulle tasche dei cittadini. “Se possiamo fare delle modifiche, sarebbe meglio. Ma se dobbiamo accettare il pacchetto completo, ci faremo una ragione, purché non pesi sui triestini,” ha detto, evidenziando il delicato equilibrio tra il proseguimento dell’opera e il rispetto degli interessi della popolazione.

Un confronto acceso e cruciale per il futuro della città

Il dibattito tra Altin e Cason ha messo in luce le profonde divisioni all'interno del Consiglio comunale e della città sul tema della cabinovia. Mentre Altin ha ribadito la sua ferma opposizione all’opera, Cason ha lasciato aperta la porta a eventuali modifiche, ponendo però al centro la tutela dei cittadini. Il confronto di Trieste Cafe ha evidenziato ancora una volta come la questione cabinovia continui a essere uno dei temi più controversi nel futuro urbanistico e infrastrutturale di Trieste.

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