A Monfalcone nasce la Rete delle città murate con testimonial Paolo Mieli

A Monfalcone nasce la Rete delle città murate con testimonial Paolo Mieli

Nasce sabato a Monfalcone la Rete delle città murate, con la firma di un protocollo di collaborazione da parte di una serie di realtà che, assieme a Monfalcone, rappresentano luoghi simbolo della storia medioevale regionale: Aquileia, Cividale, Muggia Spilimbergo e Venzone. 

Un progetto che fa seguito alla convenzione fortemente voluta dal già sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, stipulata con alcune delle città coinvolte nella Rete, allo scopo di promuovere le risorse storiche e culturali che il nostro territorio offre.

Appuntamento alle ore 10 nella sala del Consiglio comunale, con ospite di rilievo lo storico Paolo Mieli, che successivamente presenterà, alle 11, nella Sala Conferenze della Biblioteca, il suo nuovo libro. 

L’obiettivo della Rete è quello di promuovere la valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico e culturale e far scoprire la ricchezza del periodo tra Medioevo e Rinascimento che ha segnato profondamente il Friuli Venezia Giulia, lasciando manufatti e opere d’arte di eccezionale valore per la regione.

Campo di interesse principale, naturalmente, è lo dello sviluppo turistico storico-culturale del territorio che può derivare mettendo assieme le diverse attrattività e le specificità del territorio dei Comuni interessati, guardando anche alla realizzazione di iniziative e di eventi congiunti e itineranti e alla possibilità di dar corso a specifiche progettualità in vista dell’appuntamento con GO!2025.

Il Comune di Monfalcone, con l’assessore alle Priorità Strategiche per lo Sviluppo Urbano, Anna Maria Cisint, ha fatto propria la volontà di riscoperta della storia patriarcale e veneziana investendo oltre 600 mila euro per realizzare, al piano terra del Municipio, un piccolo gioiellino museale con l’emersione delle mura trecentesche e, soprattutto, con l’esposizione di importanti reperti fra i quali la famosa spada a doppia impugnatura.

L’ente è ora impegnato con un progetto di sistemazione della Rocca che il prossimo anno celebrerà i 500 anni dalla sua ricostruzione veneziana del 1525.

"La Rete delle città murate rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione della nostra storia e delle nostre radici, che fa seguito all’accordo con alcuni Comuni coinvolti nel progetto che negli anni scorsi avevo ideato e fortemente voluto proprio con questo obiettivo" rileva l’assessore Cisint. "Monfalcone ha una storia patriarcale e veneziana che merita di essere riscoperta e raccontata, non solo ai cittadini ma anche ai turisti. Il nostro impegno nel rimettere in luce le mura trecentesche e nella creazione di un museo medievale all’interno del Municipio è solo una parte di un percorso che mira a fare della nostra città un punto di riferimento culturale regionale. La rete delle città murate ci offre una straordinaria opportunità di collaborazione con altre realtà che, come noi, custodiscono un passato ricco e affascinante. Unendo le nostre forze, potremo raccontare meglio il nostro territorio e offrire esperienze culturali di alto livello, guardando con fiducia anche al traguardo del 2025, con l’obiettivo di far riscoprire il Friuli Venezia Giulia come una terra che ha giocato un ruolo cruciale nel periodo tra il Medioevo e il Rinascimento, un’epoca spesso considerata minore ma che ha dato i natali a personaggi straordinari come Leonardo e Dante, e che ha lasciato un segno indelebile nel nostro patrimonio artistico e architettonico."

A sottoscrivere l’accordo saranno anche due associazioni che stanno portando avanti una progettualità con la Regione denominata “Umanesimo delle Città Murata”, che prevede di mettere a sistema le realtà regionali più interessate: Clape nel Mondo e la Fondazione regionale delle Città Murate del Lions.

A loro volta, le altre località coinvolte contano un patrimonio d’eccellenza, con Aquileia che conserva nel proprio museo archeologico non solamente i preziosi reperti romani, ma anche ceramiche e vetri compresi tra Tardo medioevo e l’inizio del Rinascimento, o Venzone con le sue mura, o ancora Cividale, Muggia e Spilimbergo che nella loro struttura urbana medievale racchiudono i segni di una storia tutta ancora da valorizzare nel suo complesso, riflesso di un periodo storico erroneamente considerato come minore e che invece fu ricco di eventi, con testimonianze preziose come quelle tramandateci da Leonardo e Dante.