Schiavone (Ics): «Con i nuovi appalti il nostro lavoro sarà compromesso»
«Si prevede un operatore in media ogni 50 persone, quindi vi lascio immaginare che relazione ci possa essere. Si prevede un numero di monte ore dei mediatori che fa impressione, ho calcolato che con le attuali tabelle ministeriali ogni ospite avrebbe a disposizione un mediatore per un minuto e 5 secondi al giorno». Lo ha rilevato Gianfranco Schiavone di Ics, ospite questa mattina a Sveglia Trieste, programma mattutino di Telequattro. «Il punto - ha riferito Schiavone - attorno alla questione dell'accoglienza è che tipo di organizzazione avere e che tipo di servizi dare, se avere il sistema dell'accoglienza diffusa attuale, se avere un sistema di tipo concentrazionario, se avere un rilevante numero di persone, di operatori sociali che si occupano delle persone o se avere dei "guardiani" e magari pochi. Se inoltre avere un percorso di inclusione sociale per i richiedenti asilo o se invece no, parcheggiandoli senza fare nulla tutto il giorno. Questa è la discussione». «Nessuno - conclude il presidente di Ics - di noi determina la presenze. Noi determiniamo cosa possiamo fare con queste persone. Ciò che abbiamo sollevato è che il nostro sistema è un sistema che produce positività, una micro-economia diffusa. Ics è un luogo attraverso il quale passano le risorse per poi andare a operatori, servizi, cittadini che affittano, trasporti, scuole. In media abbiamo un operatore ogni 10 ospiti, in modo tale che le persone abbiano un rapporto molto stretto con gli operatori, che seguano direttamente il loro percorso di vita»