Trieste celebra mezzo secolo di judo: il Comune premia il Ken Otani, baluardo storico delle arti marziali
Un traguardo importante, che intreccia sport, educazione e identità cittadina. Questa mattina, nel Salotto Azzurro Municipale, il Comune di Trieste ha consegnato un riconoscimento ufficiale al Judo Club Ken Otani, in occasione del 50° anniversario di fondazione, che ricorrerà il prossimo 30 dicembre. Un momento solenne, carico di significato, dedicato a una delle realtà sportive più longeve e radicate del territorio.
Il riconoscimento del Comune di Trieste
A consegnare la pergamena e la medaglia d’argento del Comune di Trieste sono stati il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore allo Sport Elisa Lodi. La motivazione sottolinea il valore storico e sportivo della società, definita una delle realtà di riferimento per la pratica delle arti marziali in città, capace di attraversare cinque decenni mantenendo intatti principi di disciplina, rispetto e crescita personale.
Una palestra storica, tra Muggia e Trieste
Il Judo Club Ken Otani rappresenta una vera e propria istituzione sportiva. Nato quasi cinquant’anni fa, inizialmente a Muggia, opera da 33 anni a Trieste, all’interno di una delle palestre del Palazzetto di Chiarbola, diventando nel tempo punto di riferimento per generazioni di judoka. Una storia costruita giorno dopo giorno sul tatami, attraverso allenamenti, gare e soprattutto formazione umana.
Fondatori, atleti e memoria sportiva
Alla cerimonia erano presenti il presidente del Club Fabio Zuliani, la prima presidente e socia fondatrice, la signora Baselli, e numerosi atleti. Un’occasione che ha permesso non solo di celebrare l’anniversario, ma anche di ricordare la figura del maestro Palmiro Gaio, scomparso da pochi mesi, descritto come un atleta e un educatore che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del judo e dello sport cittadino.
Un’attività che attraversa le generazioni
Nel suo intervento, il presidente Zuliani ha ringraziato l’Amministrazione comunale illustrando l’attività del Club, che coinvolge bambini a partire dai 3 anni fino agli adulti, abbracciando un’ampia fascia d’età e promuovendo lo sport come strumento educativo, inclusivo e formativo. Il judo, in questo contesto, diventa palestra di vita prima ancora che disciplina agonistica.
Sport e impianti, l’impegno dell’Amministrazione
L’assessore allo Sport Elisa Lodi ha ribadito l’attenzione costante del Comune verso le palestre cittadine, ricordando come nella struttura utilizzata dal Ken Otani sia stato recentemente installato un nuovo tatami, segno concreto di un investimento che guarda al futuro dello sport triestino.
Un legame che continua
Al termine dell’incontro, il sindaco e l’assessore sono stati omaggiati con due magliette rappresentative del Club. Un gesto semplice, ma simbolico, che suggella un rapporto di stima reciproca tra la città e una società che da cinquant’anni educa, forma e accompagna intere generazioni sul tatami.