Piazza San Giovanni, restaurato il monumento a Giuseppe Verdi

Piazza San Giovanni, restaurato il monumento a Giuseppe Verdi

Si è svolta questa mattina (martedì 2 luglio) in piazza San Giovanni la cerimonia di riconsegna nelle mani del sindaco Roberto Dipiazza del monumento a Giuseppe Verdi, che è stato oggetto di un radicale restauro conservativo promosso dal Rotary Club Trieste, rappresentato da Gaia Furlan. È intervenuto anche l’assessore regionale alle Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Immigrazione, Pierpaolo Roberti.

Ha dichiarato il sindaco Roberto Dipiazza: “Questa è la città che io amo, cioè quando tutti insieme facciamo le cose, uniamoci sempre e di volta in volta miglioriamo qualcosa. Trieste è meravigliosa, in queste settimane stiamo ospitando eventi importanti, dal G7 Istruzione alla presenza del Presidente Mattarella e del Papa. Tutti voi sapete cosa rappresenta Giuseppe Verdi per la nostra città. Quindi grazie di cuore al Rotary Club Trieste e ai suoi partner in questa iniziativa, Fondazione Casali e Officine Vidali, continuate così e avrete sempre la mia disponibilità.”

Ha concluso il sindaco Roberto Dipiazza: “In questa occasione desidero rivolgere un pensiero di gratitudine anche a Fulvia Costantinides.”

Il Rotary Club Trieste ha voluto celebrare il centenario della propria fondazione restaurando il monumento a Giuseppe Verdi, con i contributi di Fondazione Casali e Officine Vidali e con la collaborazione di Riccesi Holding.

Il 27 gennaio del 1906, a cinque anni dalla sua scomparsa, venne inaugurato nel cuore di Trieste il monumento in memoria di Giuseppe Verdi, primo in Italia, opera dello scultore Alessandro Laforet. Il 24 maggio del 1915, a seguito della dichiarazione di guerra all’Austria, l’opera venne ritenuta un simbolo dell’italianità e distrutta dagli stessi austriaci. Una nuova statua fu ricostruita, fusa con il bronzo ricavato anche dai cannoni trafugati in guerra agli austriaci, e riposizionata proprio il 24 maggio 1926. 

Un precedente intervento di restauro è datato 1996, offerto dalla rotariana Fulvia Costantinides, mecenate e donna fortemente legata al retaggio storico e culturale di Trieste. L’intervento odierno è stato effettuato dalla ditta Opera Est.